SANITA’ – La cardiochirurgia del S. Anna Hospital sarà ridimensionata

da gazzetta del sud

Con l’approvazione del Piano sanitario da parte della giunta regionale prende forza e diventa più vicina l’Azienda unica integrata che ingloberà l’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio e il Policlinico Mater Domini. L’assessore alla sanità Doris Lo Moro ne va particolarmente fiera, soprattutto considerando il nuovo ospedale che sorgerà a Germaneto nei pressi della facoltà di Medicina. Costruzione che ha già l’ok del ministero e una delibera regionale di presa d’atto di tale parere, propedeutica all’imminente firma di un accordo di programma Stato-Regione. La realizzazione sarà accelerata e ridotta a due anni in forza di un’ordinanza della protezione civile. L’assessore ha inteso anche potenziare la cardiochirurgia del Policlinico universitario, al quale saranno ceduti alcuni posti letto detenuti finora dalla struttura privata Sant’Anna Hospital. Che sarà ridimensionata (ma solo per quanto attiene alla cardiochirurgia) anche in favore dell’Azienda ospedaliera di Cosenza. Complessivamente a Catanzaro resteranno venti posti letto cardiochirurgici, e altrettanti ne avranno Cosenza e Reggio. E sul ridimensionamento del Sant’Anna Hospital interviene Giampaolo Mungo , già assessore comunale. «Giù le mani da Catanzaro e dalle sue alte specialità sanitarie», dice in merito alla «ambigua vicenda relativa al trasferimento della cardiochirurgia del Sant’Anna Hospital di Catanzaro nella Città di Cosenza». Mungo è sicuro che su tale vicenda «il sindaco Olivo interverrà e sarà disponibile ad intavolare una discussione con la Regione, visto che col nuovo Piano Sanitario si priverebbe la Città di una così importante struttura sanitaria». Mungo chiede chiarimenti al Dipartimento alla Salute della Regione Calabria, all’Aiop ed anche al Sant’Anna Hospital: «Se tale ipotesi si rivelasse vera, altro che scippo per Catanzaro, qui non si tratta del pennacchio burocratico rappresentato da questo o quell’Ufficioa, qui si sta scippando la salute dei cittadini catanzaresi». Mungo sostiene che «nella relazione dell’assessorato regionale alla salute sul nuovo piano sanitario è contenuto l’indirizzo politico di delocalizzare e trasferire parte dei servizi resi dalla Cardiochirurgia del Sant’Anna Hospital di Catanzaro e il tutto sarebbe stato concertato ed accettato, si legge sulla stessa relazione, con l’Aiop e con l’assenso del S.Anna Hospital». Ma «un’alta specialità come la Cardiochirurgia ha bisogno di standard qualitativi e numerici dettati da specifiche Norme e Leggi e visto che attualmente in Calabria sono già attive due strutture con unità operative di cardiochirurgia, come si può pensare di razionalizzare la spesa sanitaria smembrando un servizio già esistente ed efficiente come quello di Cardiochirurgia del Sant’Anna Hospital per poi crearne un’altra a Cosenza? Attualmente la Regione Calabria senza impegno di risorse finanziarie dispone da sette anni di un centro di Cardiochirurgia provvisto di Pronto Soccorso attivo ha 24 per 365 giorni l’anno. Perché duplicare qualcosa che già esiste in Regione e che funziona bene? Mi farò carico di avviare una raccolta di firme da tramutare in petizione popolare da inviare al presidente della giunta regionale ed all’assessore Lo Moro, non prima però che la stessa Clinica Sant’Anna Hospital insieme all’Aiop chiarisca la propria posizione in merito a tale ambigua vicenda».

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Redazione

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