La Striscia

Sconfitti…e ”Distinti Saluti”

“Na cadda e na fridda”, titolava uno dei giornalini distribuiti domenicalmente allo stadio. Effettivamente è così.

Il Catanzaro di Franco Cittadino non riesce a dare continuità ai risultati, eppure oggi il Catanzaro ha ben giocato, ma se con l’Andria era riuscito a raccogliere un punto, oggi incassa la seconda sconfitta consecutiva fra le mura amiche,

Ma procediamo con ordine, perché,  se è vero che la squadra non ha meritato la sconfitta bisogna anche dire che i limiti questa squadra ce li ha tutti.

Prima di entrare marginalmente nell’aspetto tecnico occorre dire qualcosa.

Non mi è mai piaciuto sparare o addebitare sconfitte agli arbitri, ma chi ha visto la partita ha potuto notare che la direzione del direttore di gara e dei suoi collaboratori non è stata per niente  sufficiente.

Le immagini faranno vedere che almeno due rigori ci stavano tutti e che l’angolo di Frisenda era dentro.

Eppure è dall’inizio del campionato che il Catanzaro subisce, ma non c’è da meravigliarsi.

Si dice che il Presidente Pittelli farà una nota di protesta in Lega, ma servirà? In Lega serve la presenza a nostro avviso e serve anche una società che si rispetti e che non sbandieri ai quattro venti le difficoltà economiche.

Qualcuno malignamente, ma anche giustamente visto l’andazzo,  potrà dire che in lega attualmente contiamo come il due di coppa con la briscola a bastoni.

Quindi, anche noi, intesi come società, abbiamo le nostre belle responsabilità.

Su questo non ci piove!!! 

A proposito di pioggia, mi vengono in mente le dichiarazioni del baronetto quando disse che con i DISTINTI chiusi,  gli spettatori in tribuna potevano quanto meno ripararsi dalla pioggia.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti, la ripresa (ed è già la seconda o terza volta) quando il Catanzaro attacca sotto la curva Mammì, si gioca in un silenzio assoluto.

E’ difficile vedere un collaboratore dell’arbitro in C2 sventolare tranquillamente, mi riferisco a quello che di solito opera vicino la panchina avversaria e dirigere per tutta la ripresa (quando il Catanzaro attaccava alla ricerca del pari) con i componenti della panchina avversaria alle spalle.

Eppure giochiamo in casa.

Chi ha avuto la magnifica idea di chiudere i distinti ora è bene che non si lamenti delle direzioni arbitrali.

Vi ricordo solo un episodio per significarvi quanto sia incisivo il pubblico e soprattutto in quel settore… Catanzaro Igea dell’anno scorso e rigore assegnato per atterramento di Wahab,  potrei  citarne altri di episodi, ma mi fermo certo che basti come esempio.

Veniamo al lato tecnico.

Cittadino ha confermato la squadra che ha vinto a Marano, di solito si dice che squadra che vince non si cambia.

A posteriori possiamo dire che la scelta non ha pagato.

Il Catanzaro è partito a spron battuto, ma il Pescina a centrocampo spesso ci infilava, mancava uno che contrastava; Cianni non ha le caratteristiche nè di Benincasa e nè di Coppola, Berardi (anche oggi il migliore in campo) è tutt’altro giocatore.

Se rivediamo i due goal (ma anche gli altri rischi corsi)  si può notare come entrambi siano venuti con velocissime ripartenze degli attacchi del Pescina.

Qualcuno si è lamentato dell’irruenza di Caccavale, ma si dimentica che in C2 ogni tanto devi farti sentire. Il loro numero dieci ha fatto ciò che ha voluto, infilava Tomi come e quando voleva ed il loro centravanti (vero Gimmelli?) non può colpire di testa e sforbiciare tranquillamente sulla respinta della traversa nel cuore dell’area di rigore.

Soffriamo maledettamente sulle corsie esterne, sia in fase difensiva che offensiva.

Merito, per quanto sia generoso difficilmente salta l’uomo e raramente capisce Berardi, Ferrigno che oggi non ha giocato male, idem, però almeno ci ha provato.

Di Tomi (che assolvo solo per il fatto che non è facile giocare con un Ferrigno davanti) ho già detto. Secondo me il ragazzo è stato buttato troppo presto nella mischia, troppo inesperto, ma soprattutto troppo stanco.

Dopo aver preso il primo goal la squadra ha avuto quindici minuti di sbandamento totale ed ha consentito al Pescina di trafiggerci la seconda volta.

Sono errori strutturali di squadra che stiamo pagando e purtroppo quando anche gli attaccanti (Marchano, Bueno e Frisenda) non segnano, i limiti escono fuori tutti.

La fortuna non ci sta aiutando ma noi ci mettiamo anche del nostro, speriamo che presto questa alternanza finisca e che il Catanzaro possa finalmente fare quel salto in una classifica cortissima come non mai.

SF

 

Autore

Salvatore Ferragina

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