Il sindaco Rosario Olivo, accompagnato dal consigliere Eugenio Riccio e dall’assessore Roberto Talarico, ha dedicato la mattinata di martedì 23 ottobre ad una “visita di ricognizione” riguardante alcune problematiche della zona costiera cittadina allo scopo di fare il punto della situazione su importanti situazioni inerenti la zona marinara.
La prima tappa ha riguardato la zona di Giovino con il suo impareggiabile paesaggio litoraneo: si tratta del comprensorio su cui insistono le famigerate lottizzazioni che, il prossimo 5 novembre, saranno trattate nell’aula consiliare di Palazzo De Nobili allorquando l’Amministrazione comunale dovrà decidere se garantire o meno un futuro turistico alla città di Catanzaro, e se questa garanzia dovrà essere realmente e concretamente onorata. E’ persino superfluo ribadire che si sia messo l’accento sulla bellezza della zona, della sua pineta e della spiaggia e quindi sulle opportunità di sviluppo economico e sociale che potrebbero discendere da una consona programmazione turistica e urbanistica. Nell’area di Giovino sono stati poi osservati i lavori del costruendo lungomare e vi è pure stato un improvvisato incontro con alcuni operatori turistici della zona.
Una grave problematica ancora esistente è quella del Poligono di tiro per le esercitazioni militari: è stato deciso un impegno più perentorio per fare in modo che lo “scempio del piombo” sia definitivamente eliminato.
La delegazione guidata dal sindaco ha poi fatto tappa al realizzando porto dove – nonostante voci contrastanti e disfattiste degli ultimi giorni – si è potuto constatare che i lavori proseguono regolarmente; a tal proposito Rosario Olivo ha fatto presente che nei giorni scorsi si è incontrato a Roma con Aurelio Misiti (membro della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati) e con Gigi Meduri (sottosegretario alle Infrastrutture) per sollecitare l’urgenza di definire i lavori del porto-rifugio di Catanzaro su cui già il ministro Di Pietro aveva dato garanzie personali in occasione della sua ultima visita nel capoluogo di regione.
La prima tappa ha riguardato la zona di Giovino con il suo impareggiabile paesaggio litoraneo: si tratta del comprensorio su cui insistono le famigerate lottizzazioni che, il prossimo 5 novembre, saranno trattate nell’aula consiliare di Palazzo De Nobili allorquando l’Amministrazione comunale dovrà decidere se garantire o meno un futuro turistico alla città di Catanzaro, e se questa garanzia dovrà essere realmente e concretamente onorata. E’ persino superfluo ribadire che si sia messo l’accento sulla bellezza della zona, della sua pineta e della spiaggia e quindi sulle opportunità di sviluppo economico e sociale che potrebbero discendere da una consona programmazione turistica e urbanistica. Nell’area di Giovino sono stati poi osservati i lavori del costruendo lungomare e vi è pure stato un improvvisato incontro con alcuni operatori turistici della zona.
Una grave problematica ancora esistente è quella del Poligono di tiro per le esercitazioni militari: è stato deciso un impegno più perentorio per fare in modo che lo “scempio del piombo” sia definitivamente eliminato.
La delegazione guidata dal sindaco ha poi fatto tappa al realizzando porto dove – nonostante voci contrastanti e disfattiste degli ultimi giorni – si è potuto constatare che i lavori proseguono regolarmente; a tal proposito Rosario Olivo ha fatto presente che nei giorni scorsi si è incontrato a Roma con Aurelio Misiti (membro della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati) e con Gigi Meduri (sottosegretario alle Infrastrutture) per sollecitare l’urgenza di definire i lavori del porto-rifugio di Catanzaro su cui già il ministro Di Pietro aveva dato garanzie personali in occasione della sua ultima visita nel capoluogo di regione.
Olivo, Talarico e Riccio hanno poi proseguito verso l’ex Gaslini, area oggetto di un contenzioso fallimentare e per la quale il Comune avrebbe manifestato un concreto interesse. Infine, è stato fatto un sopralluogo nei pressi della foce della Fiumarella e lungo Viale Isonzo, tutte zone oggetto di lavori che però stentano a partire e per i quali è stato convenuto un impegno più incisivo nel realizzarli.
