Bar Mangialavori

Caccavale, il vento di ”tramontina” e il Catanzaro sciupone

Il punto di vista del nostro Giuseppe Mangialavori. Un rinato Catanzaro raccoglie solo un punto, ma c’è tutto il tempo per rifarsi.

Il Catanzaro di Cittadino convince sempre di più, ma non vince contro l’Andria. Il modulo adottato dal mister continua a portare miglioramenti che, purtroppo per le Aquile, non regalano quei tre punti che sarebbero stati strameritati. Comunque c’è da stare più che tranquilli rispetto a due settimane addietro, quando il Catanzaro, seppur vittorioso sul Melfi, fu destinatario di considerazioni negative riguardo al gioco espresso.

 

Contro l’Andria degli “ex” (Siclari, mister Dellisanti e il segretario Bellante) il Catanzaro non ha capitalizzato l’evidente supremazia sull’avversario. Ottimo Berardi, che a seguito della cura Cittadino sembra rinato a nuova vita. Pessimo Caccavale. Dopo l’episodio Di Canio stile “boxeur”, il difensore giallorosso non è stato catechizzato a dovere e adotta lo stile “coiffeur”. Sembra infatti che la capigliatura di Pasca sia stata destinataria di troppe “attenzioni”. Un vero peccato, in quanto l’atleta aveva disputato un ottimo primo tempo. La società giallorossa dovrebbe iniziare a fare la voce grossa senza attendere le decisioni del giudice sportivo o leggere di interviste nelle quali il giallorosso si vanta impunemente delle proprie bravate che finora sono costate “minimo” due punti (per non parlare di quelli lasciati nella capitale agli uomini di Gagliardi). Siamo certi che mister Cittadino dimostrerà ai propri detrattori che possiede il famigerato pelo sullo stomaco… E se ci dovesse essere qualche pluridecorato senatore… a difendere il “semper espulso”, che si provvedesse anche nei suoi confronti.

 

Certo è che l’arbitro friulano ha dato il suo infausto contributo e non solo in occasione del penalty poi trasformato da Pasca. Le immagini televisive non dipanano la matassa, ma i precedenti di Caccavale insieme al suo caratterino, forse sollecitato dal furbo… Pasca, sono tutte concause che hanno determinato l’effetto finale. Da un giocatore esperto come il difensore giallorosso non ci si aspettano certe cose… e poi nella propria area di rigore!!! L’augurio è che il giallorosso non si vanti nuovamente o si giustifichi con rimbombanti dichiarazioni post-episodio come già accaduto nel post-Cisco e che la carta stampata non ricominci a dare all’atleta uno strumento di redenzione che risulterebbe ridicolo. Ma lasciamo stare Tramontina e Caccavale e parliamo della buona prestazione del Catanzaro e della prima rete in giallorosso di Sarli (ci/gli auguriamo che sia la prima di una lunga serie).

 

Il gioco inizia a vedersi e se il primo tempo si fosse chiuso con due tre reti di scarto, nessuno avrebbe potuto dire nulla. Evidente la superiorità rispetto ai pugliesi. Lo stesso Dellisanti ha espresso con molta onestà questo concetto. Un punto soltanto dunque, ma la squadra inizia ad assumere fisionomia. Marchano servirà senz’altro alla causa giallorossa. La punta seppure impiegata per poco, si è mossa molto bene e ha rischiato anche di segnare la rete al debutto. Il centrocampo inizia ad usufruire dell’apporto del rinato Berardi e quando il settore avanzato (che potenzialmente dovrebbe costituire il  reparto con maggiore qualità) si esprimerà al meglio delle proprie potenzialità, il Catanzaro potrà certamente recitare il ruolo che gli compete. Gli errori servono molto, se analizzati, per non essere ricommessi. L’errore principale di ieri (Tramontina e Caccavale a parte) è stato quello della mancanza di determinazione e cattiveria nel finalizzare il gioco prodotto. Se si vuole volare in alto questo non dovrà accadere più, insieme a comportamenti irresponsabili di qualcuno che hanno penalizzato la squadra nel momento più importante della gara, lasciandola ancora una volta in inferiorità numerica.

 

Al Ceravolo domenica prossima un’altra pugliese: un Monopoli in crisi di risultati e di identità che viaggia a tredici punti in classifica proprio come il Catanzaro e che come i giallorossi, ambisce al salto di categoria. I fratelli Domenico e Vito Ladisa dopo i playoff conquistati lo scorso campionato, vorrebbero ripetersi … ma sull’altra sponda c’è un Catanzaro finalmente (si spera) guarito che certamente vorrà recuperare i punti lasciati ai conterranei dei biancoverdi. Le Aquile di Cittadino hanno dimostrato di avere tutti i numeri per poterlo fare, per togliersi tutte le soddisfazioni che meritano. Siamo sulla strada giusta. Avanti Aquile!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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