Catanzaro – Andria BAT 1 – 1 La cronaca

Un pareggio che lascia l’amaro in bocca alla squadra di Cittadino, che nel primo tempo ha messo alle corde la formazione dell’ex Dellisanti. Nel secondo tempo il “giallo” dell’espulsione e del rigore.

Catanzaro – Andria BAT 1 – 1 (1 – 0)
Marcatori: 13’ Sarli, 8’ st Pasca (R)
Catanzaro : Mancinelli, Gimmelli, Tomi, Di Meglio, Caccavale, Benincasa, Merito, Ferrigno (dal 35’ st Ciano), Bueno (dal 33’ st Marchano), Berardi (dal 18’ st Ciano), Sarli (dal 26’ st Frisenda)
Panchina: Ferrante, De Franco, Ancione, Cianni. All.Cittadino
Andria BAT : Romano, Catalucci, Montemurro, Librizzi, Carnevali (dal 1’ st Siclari), Rizzo, Faieta, Spinelli, Pasca (dal 42’ st Patanè), Rizzi, Catania (dal 34’ st De Gennaro)
Panchina :Di Bitonto, Moliterni, Vadacca, Gesuele. All.Dellisanti
Arbitro : Tramontina di Udine
Note : Angoli 6-3 per il Catanzaro, Fuorigioco 9 Catanzaro, 0 Andria. Espulsi Caccavale (Catanzaro) Rizzo (Andria) Ammoniti Rizzo, Librizzi (Andria) Caccavale, Benincasa, Sarli (Catanzaro) Recupero 2’/4’. Spettatori 887 paganti 933 abbonati, incasso euro 11.429,00.
Catanzaro – “Mea Culpa, Mea Culpa”, dovrebbe essere questo il pensiero dei giocatori del Catanzaro in questa grigia domenica di Ottobre, in cui la formazione di Franco Cittadino domina e doma il buon Andria nel primo tempo, crando palle gol a ripetizione, ma che si fa raggiungere ingenuamente nella ripresa, mettendo forse in evidenza qualche carenza caratteriale da parte di qualche suo elemento. Era la giornata del Franco contro Franco, ovvero Cittadino da una parte e Dellisanti dall’altra, entrambi reduci da incontri conclusi con esiti positivi domenica scorsa. Nessuna sorpresa nei due undici iniziali, con entrambi gli allenatori che confermano le formazioni annunciate alla vigilia. Nonostante le forti piogge degli ultimi giorni, il terreno del Ceravolo si presentava in ottime condizioni, permettendo così alle due compagini di potersi esprimere al meglio. Si parte con l’esposizione da parte della curva “Massimo Capraro” di un messaggio rivolto al sempre gradito ricordo del Presidentissimo Nicola Ceravolo, che recitava così “Una vita spesa a far tremare le grandi, una vita dedicata a farci diventare grandi, l’eternità per ricordarti …….Auguri Don Nicola!!!”, accompagnato da un lungo applauso di tutto il pubblico presente. Primi minuti tutti a pannaggio di Ferrigno e compagni, che aggrediscono da subito l’Andria, e che finiscono addirittura per tre volte consecutive in fuorigioco nei primi due minuti di gioco. Al 3’ scambio tra Bueno e Berardi e tiro del numero 10 che risulta debole. Al 4’ mischia in area pugliese e tiro finale di Berardi che passa attraverso una selva di gambe per andare a spegnersi debolmente a pochi centimetri dalla linea di porta, ma anche a poca distanza da Romano che si salva bloccando la sfera. Al 7’ punizione di Sarli che crossa per Caccavale, il quale di testa serve Bueno, tiro svirgolato dell’argentino e palla lontano dallo specchio della porta. Subito dopo è Rizzi per l’Andria a scoccare una conclusione dalla lunga distanza che finisce ampiamente fuori. All’8’ azione manovrata per l’Andria con tiro finale di Librizzi ancora fuori. L’impressione che arriva dalle prime battute, è che il Catanzaro riesca a mettere palla a terra di più rispetto alle scorse settimane, e a produrre azioni maggiormente fluide, con l’avversario che va maggiormente in difficoltà in questi frangenti. Al 13’ il Catanzaro viene fuori veloce in azione di rimessa, con un lancio di Berardi che mette in movimento Sarli, il quale partendo in posizione regolare,  porta palla per 40 metri, e riesce ad entrare in area di rigore e a tirare in diagonale con l’esterno destro che batte Romano per l’1-0. Subito dopo la rete del vantaggio l’arbitro non fa riprendere la gara per la presenza in campo di persone non autorizzate, si perdono due minuti. Al 17’ pericoloso l’Andria con un cross di Faieta per Pasca che attraversa tutta l’area di rigore. Al 20’ viene ammonito Rizzo per un fallo su Sarli che si stava involando di nuovo verso l’area di rigore. La difesa e il centrocampo pugliesi faticano a tenere testa ad un Catanzaro così dinamico. Al 22’ ammonito Caccavale per un fallo su Pasca. Al 23’ punizione di Faieta, palla battuta a mezza altezza con Catania che gira di testa verso Mancinelli, parata affannosa per l’estremo catanzarese che deve recuperare la palla non bloccata perfettamente. Al 25’ è ancora Faieta a cercare Catania, nuovo colpo di testa e palla alzata a campanile in area, con Mancinelli che blocca. Al 28’ Sarli guadagna la linea di fondo ed effettua un servizio all’indietro per Berardi, tiro di quest’ultimo e parata in due tempi per Romano. Al 29’ combinazione Bueno-Sarli-Ferrigno, con tiro alto dell’autore della rete dell’1-0. Al 31’ potente tiro da fuori di Berardi, con Romano che respinge con i pugni in angolo. L’Andria sembra soffrire il predominio territoriale del Catanzaro, e tale fatto è denotato dal crescente nervosismo degli uomini pugliesi, in particolar modo con Librizzi che ad ogni intervento cerca la provocazione nei confronti degli uomini di Cittadino. Al 36’ Sarli se ne va da solo, salta due uomini ed entra in area di rigore, tenta di trarre in inganno l’arbitro lasciandosi andare e simulando il fallo, ma Tramontina appostato alle sue spalle vede tutto e lo ammonisce per simulazione. Al 40’ lancio di Benincasa per Bueno che stoppa in area con il petto e tiro a giro, Romano devia in angolo. Al 42’ l’azione gol più lmpida per i giallorossi, con Benincasa che recupera palla a centrocampo e si invola per 35 metri, creando la superiorità numerica, tre contro uno, perde qualche secondo non riuscendo a decidere se tirare o passare, sceglie l’assist per Sarli che, decentrato, cerca il passaggio per Bueno, ma l’argentino alza clamorosamente, da due passi, sopra la traversa, anche se l’argentino era già in posizione di fuorigioco. Al 44’ punizione dal limite per l’Andria, con tiro di Faieta sulla barriera, la palla si impenna e Mancinelli preferisce allontanare con i pugni. Il primo tempo si chiude così con il vantaggio di una rete per il Catanzaro. Nella ripresa subito un cambio per i pugliesi, con Carnevali che cede il posto all’ex Siclari già dal primo minuto. Al 4’ si fa vedere Bueno, una delle rare volte in questa domenica, con un tiro alto. Nell’Andria dopo l’uscita di Carnevali, il capitano Spinelli arretra sulla linea difensiva per coprire il “buco” creato da questo cambio. Al 6° minuto l’episodio che deciderà l’esito della partita, in una fase concitata di gioco, dopo un angolo per l’Andria la palla esce fuori dall’area di rigore del Catanzaro, l’arbitro interrompe il gioco e si dirige verso Caccavale, estrae direttamente il cartellino rosso ed indica la via degli spogliatoi al centrale giallorosso. In campo e sugli spalti lo stupore è massimo, non avendo ravvisato, nessuno, qualche estremo per una decisione del genere. Lo stupore aumenta quando Pasca prende la palla e si dirige verso il dischetto per la battuta di un calcio di rigore, anche se nessuno ha visto l’arbitro indicare il dischetto dopo aver fischiato l’interruzione del gioco. Le proteste, dentro e fuori dal campo, sono vibranti, con l’arbitro accerchiato dai giocatori giallorossi. Dopo qualche minuto di interruzione Pasca può finalmente battere la massima punizione, e da attaccante di razza quale è, nonostante fino a quel momento non avesse certamente impressionato, batte Mancinelli con una forte conclusione centrale. Dopo il pareggio rimangono i grossi dubbi riguardanti la decisione di Tramontina, i quali verranno sciolti, con opposte affermazioni, a fine gara. Cittadino corre ai ripari spostando Gimmelli al centro e facendo arretrare in copertura Merito, in una gara che rischia di diventare molto nervosa. All’11’ cross di Tomi per Bueno che colpisce debolmente di testa. L’argentino non sta attraversando un periodo, e si vede. Al 18’ entra Ciano ed esce Berardi, sembra per un leggero infortunio. Al 23’ ammonito, finalmente, perché si era reso protagonista di diversi interventi fallosi, Librizzi per fallo su Ciano. Al 24’ ammonito anche Benincasa, che ferma con un fallo tattico a centrocampo un contropiede di Catania. Al 26’ entra Frisenda ed esce Sarli. Al 28’ punizione di Rizzi con Pasca che gira bene di testa, e ci vuole il miglior Mancinelli per un grande intervento in angolo. Al 29’ punizione calciata da Di Meglio per Ferrigno che di testa cerca Bueno, tentativo di sforbiciata lisciato per l’argentino. Al 30’ tiro-cross di Rizzi indirizzato all’incrocio con Mancinelli che riesce ad arrivarci per poco. Al 33’ esce Bueno per far posto al tanto atteso esordio di Marchano. Il nuovo entrato non perderà nessun duello aereo fino a fine gara, indicazioni importanti per mister Cittadino. Al 34’ esce Catania ed entra De Gennaro. Al 39’ debole conclusione per Marchano, che fa da antefatto alla pregevole azione confezionata al 46’. Al 41’ viene ristabilita la parità numerica in campo, visto che Rizzo viene nuovamente ammonito, e di conseguenza espulso, per un fallo su Frisenda. Al 42’ entra Patanè ed esce Pasca. Al 43’ punizione di Tomi in area solamente sfiorata da Ciano, con Romano che blocca. Al 46’ si assiste ad una delle più belle giocate dell’intero incontro, con Marchano che stoppa un lancio lungo proveniente dalla retroguardia, si gira ed inquadra lo specchio della porta, tiro potente e ben calibrato con uno splendido intervento del portiere Romano a deviare alla sua destra. Quest’ultima parata dell’estremo pugliese conferma il valore della prestazione del numero uno di Dellisanti, il quale ha sistematicamente fermato le numerose iniziative delle punte giallorosse, dimostrando che i suoi soli ventuno anni gli permetteranno di migliorare ancora molto nei prossimi anni. La nota lieta per il Catanzaro giunge invece da Marchano, pochi minuti per far capire che questo giocatore dovrà necessariamente tornare utile alla causa giallorosa. Dopo quattro minuti di recupero, il contestatissimo arbitro Tramontina di Udine mette fine alle ostilità, fra i fischi del pubblico, che forse, rivedendo a mente fredda i tanti episodi che hanno segnato la gara, non avrebbe meritato. Un solo punto per il Catanzaro di Cittadino, che certamente avrebbe potuto capitalizzare al massimo quanto di buono ha fatto vedere nel primo tempo, ma comunque una squadra che dimostra di non essere più tanto malata quanto lo era fino a qualche settimana fa. 

Corrado Ab.Corradini

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Redazione

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