E’ passata un’altra notte insonne…Un’altra notte passata a sudare, a rotolarsi
nel letto, a camminare per casa, sperando, pregando, scongiurando…
Adesso sono le cinque del mattino, finalmente la notte è passata. La
notte lascia il posto ad un’alba che si tinge di giallo e di rosso. Si tinge
dei nostri colori. Quante speranze riposte nelle luci di quest’alba. Quanto
timore di venire nuovamente delusi.
E’ stata una notte lunga, ma, lo sappiamo, nessuna notte può impedire
al sole di risorgere.
Il sole sta per splendere sui tetti della nostra città . Ognuno oggi pregherà ,
ognuno a proprio modo, che il sogno negato per dodici lunghi anni finalmente
si avveri. Che torni a risplendere la Vecchia gloria del sud.
Risorgi Catanzaro.Oggi più di ventimila cuori batteranno per te…. ma
più forte di tutti, batteranno i cuori di quei pochi che nel cuore dell’inverno
sfidavano la pioggia e il freddo, sotto la sede di un commercialista, perché
non ti venisse negato il futuro; di quei pochi che, per dodici anni, hanno portato
il tuo vessillo a Casal di Principe, a Palma Campania, a Molfetta, a Trani,
perché il tuo onore non venisse impolverato dallo squallore di quei palcoscenici;
di quei pochi che ti hanno incitato a Tivoli, quando tutto sembrava perduto;
di quelli che da ogni parte d’Italia ti hanno seguito, nonostante tutto, in
ogni dove; vinci per quei cuori Catanzaro… vinci per i cuori di chi ti ha
sempre amato!
La ferita ancora aperta di due anni fa ci strozza l’ottimismo, ci fa tremare
di ansia. E allora… fohra gabbu, vai via maledetta sfortuna che ci perseguiti
come una maledizione. Stavolta, Catanzaro, i nostri cuori saranno il tuo scudo.
Avanti ragazzi. Avanti Catanzaro!
