E adesso chi rappresenterà Mastella nella provincia di Catanzaro?

riceviamo e pubblichiamo

Lo scippo della Scuola Superiore della Magistratura attuato da Clemente Mastella ai danni di Catanzaro e della Calabria intera è una ferita ancora sanguinante ed è una vicenda di cui ancora non si conosce l’esito, sia perché esiste un ricorso al Tar del Lazio ma anche perché c’è una riforma dell’ordinamento giudiziario approvata dal governo a fine luglio che attribuisce al ministro della giustizia la scelta delle sedi. Per tanti mesi questa vicenda ed il suo cattivo protagonista sono stati  al centro delle denunce locali avanzate da associazioni, movimenti, qualche esponente politico, buona fetta dell’opinione pubblica. Poi sembra essere calato il sipario, forse perché le battaglie alla lunga sfiancano e chi detiene il potere riesce a predominare. Ciononostante ci sembra opportuno evidenziare come l’immagine del ministro Mastella stia andando sbiadendosi, e questa volta con evidenza nazionale. Infatti, se fino ad ora il guardasigilli è stato oggetto di legittime e giustificatissime critiche da parte di quei calabresi che si sono sentiti depredati e sfottuti per via della Scuola di Magistratura già assegnata a Catanzaro e poi, con un golpe da repubblica sannita, “trasferita” a Benevento, oggi Clemente Mastella è sulla scena nazionale a causa della vicenda De Magistris. E’ curioso, ma evidentemente è solo una coincidenza, come il guardasigilli sia tirato in causa per fatti che alla fin fine convergono a Catanzaro, luogo in cui il p.m. lavora da anni e che adesso Mastella vorrebbe “trasferire” in altra sede…un po’ come ha fatto per la Scuola di Magistratura o come ha fatto con migliaia di detenuti “trasferiti” verso una libertà forse ancora non meritata per parecchi di essi. E’ notizia delle ultime ore quella secondo cui vorrebbe “trasferire” verso il silenzio la trasmissione “Annozero” in diretta dal capoluogo calabrese giovedì 4 ottobre.

Se non fossero coincidenze, ci verrebbe da pensare che il ministro abbia la fissa dei “trasferimenti”!

In tutto questo turbinio di movimenti c’è poi da registrare la conseguenza che essi hanno prodotto in Calabria e soprattutto nella provincia di Catanzaro, oggetto privilegiato delle attenzioni mastelliane. Infatti non sfugge più a nessuno che tanti elettori dell’UDEUR locale si trovino in grave imbarazzo perché, comprensibilmente, non possono più riconoscersi nel simbolo del loro leader nazionale che tanto male ha fatto al nostro territorio.  Capiamo perciò le sensazioni di tanta gente che onestamente aveva creduto in un simbolo e che oggi si trova spaesata perché tradita. Molta di questa gente ha abbandonato quel partito perché non poteva mantenere un consenso verso chi ha spogliato la nostra terra di un’opportunità importante quale era la Scuola di Magistratura, e oggi con la vicenda De Magistris sembra esserci stato il definitivo colpo di grazia se è vero che decine di migliaia di firme sono state raccolte nelle piazze per dissuadere il guardasigilli dalla sua richiesta di “trasferire” il p.m. di Catanzaro. Nello stesso UDEUR locale abbiamo assistito ad un vero e proprio terremoto nel momento in cui si registrano le dimissioni importanti dei vertici provinciali che fanno il paio con gli abbandoni di tanti elettori; su questo punto non nascondiamo il nostro compiacimento per quanti abbiano avuto la forza di compiere un gesto simile, da noi invocato già all’indomani dello scippo subito dalla nostra città. Ultima dimissione eccellente è quella dell’on. Armando Veneto. Eppure la cosa che ci lascia increduli è la totale indifferenza che Mastella mostra rispetto a quanto sta accadendo, quasi a voler suggellare ancora una volta la sua insensibilità verso la nostra realtà locale. A questo punto la domanda sorge spontanea: adesso chi rappresenta Mastella nella provincia di Catanzaro? Ci sarà ancora qualche “eroe” che possa portare avanti il simbolo mastelliano nel territorio scippato dal ministro di giustizia?

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Redazione

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