PROCURA – Legale di Why not, De Magistris censurato per aver lavorato troppo

”Finalmente dopo alcuni giorni di attesa, si cominciano a  conoscere le nefandezze di cui si sarebbe macchiato il dott. De Magistris.Le informazioni, ovviamente, provengono dai giornali che, anticipando notizie che dovrebbero rimanere riservate, additano il dott. De Magistris, ironia della sorte, come magistrato che non avrebbe saputo custodire i segreti del suo ufficio e che non avrebbe saputo controllare un ufficiale di pg al quale e’ stato sottratto un computer e, ancora, perche’ in un provvedimento giudiziario avrebbe scritto troppo. Per questo, il dott. de Magistris dovrebbe essere trasferito. Queste sarebbero le cose tremende che avrebbe commesso De Magistris. Se, purtroppo, non ci fossero di mezzo alcune persone offese e diverse centinaia di cittadini che hanno protestato contro le recenti inziative del ministro della Giustizia, ci sarebbe da sorridere”. Lo scrive in una nota l’avvocato Alessandro Diddi, legale della societa’ interinale Why Not, al centro dell’omonima indagine, e di due testimoni dell’inchiesta, Caterina Merante e Antonio Alessandro Lachimia.
”Quante volte – si chiede Diddi – sono stati pubblicati sui giornali atti segreti di procedimenti penali? Perche’ solo oggi, quando uno dei principali inquisiti e’ amico del Ministro, si invoca cosi’ tanto rigore? Perche’, nonostante chiunque avrebbe avvertito, se non il dovere, quantomeno l’opportunita’, viste le persone coinvolte nell’inchiesta (propri amici), di astenersi, non ha atteso che il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, il quale e’ titolare, unitamente al Ministro, dell’azione disciplinare, assumesse le sue determinazioni? E’ davvero sorprendente apprendere che al dott. De Magistris, si contesti di aver adottato provvedimenti troppo motivati. Ci si chiede, da quando scrivere troppo e’ illecito?”
”Come mai, visto che per legge, e’ illecito disciplinare emettere provvedimenti privi di motivazione ovvero consistenti nella sola affermazione dei presupposti di legge, si censura il magistrato per aver lavorato troppo? Ed infine: come si puo’ trasferire un magistrato perche’ ad un suo collaboratore e’ stato rubato un p.c.? Sapra’ qualcuno dare una risposta alle centinaia di persone che ieri gridavano indignate alla scandalo che si sta consumando?”, conclude Diddi.

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Redazione

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