Avversario di turno

La Scafatese sogna il miracolo Paganese

Per i ragazzi di Favarin terzo posto solitario nonostante i mille infortuni e il problema-stadio
SCAFATI – Scafati dopo Pagani. Il miracolo dei vicini di casa si ripete due anni dopo. Anche la Scafatese arriva tra i professionisti dopo un’assenza di quasi 60 anni. Tempi eroici del dopoguerra, quando i giallo-blu dopo un ottimo campionato di serie C furono inglobati in una B allargata. Un anno, poi la scomparsa e il lungo oblio tra i dilettanti. Un precedente anche al “Militare” di Catanzaro: vittoria dei giallo-rossi per 1-0. Adesso i campani sognano di ripercorrere il cammino della Paganese, promossa da matricola terribile in C1 dopo essere tornata tra i professionisti a distanza di 25 anni.
RIVOLTATA COME UN CALZINO – Della squadra che ha centrato la promozione in C2 lo scorso anno è rimasto poco o niente. È cambiata intanto la conduzione tecnica. Il DS Giordano ha scelto Giancarlo Favarin per la successione di Egidio Pirozzi. Il tecnico toscano viene da due esoneri a Latina e Terni, dopo aver allenato soprattutto squadre della sua terra. Il patron Scarlato ha dato carta bianca al suo Direttore Sportivo, per allestire una squadra competitiva. E allora via agli acquisti. In porta sono arrivati i giovani Avitabile (ex Juve, infortunato) e Afeltra, oltre al più esperto Di Dio, ex Ternana. In difesa agli innesti dei centrali Terracciano (dalla Juve Stabia) e Peruzzi (ex Poggibonsi), si sommano gli innesti di Calanchi (dal Tolentino, vincitore un paio d’anni fa del reality “Campioni”), di Micallo (dall’Ancona), di Briotti (ex promessa del vivaio romanista). A questi si è aggiunto, nel rush finale di mercato, il terzino sinistro Scrò (di proprietà del Modena, l’anno scorso a Lanciano). In mezzo al campo, l’acquisto più pesante è Amita dal Marcianise, che completa un reparto con tanti altri volti nuovi: l’ala Manoni (nella passata stagione alla Pro Vasto), l’ex Pro Vercelli Panepinto, il giovane leccese Mandorino, oltre agli svincolati D’Ambrosio (anche lui ex Marcianise) e De Crescenzo (ex Nocerina come l’altro mediano Rocco). Per l’ala sinistra è arrivato Onesti dal Rieti (6 gol l’anno scorso). In attacco, con la partenza di Cosa e Sarli (grande ex della partita, oltre a De Franco) è sfumata la meteora-Firmino Elia (poche garanzie fisiche), una vita da viaggiatore del gol, accasatosi alla Sangiovannese. E allora la grande scommessa è il 21enne Perna, che nelle prime 4 partite di campionato ha già segnato 3 gol, gli stessi realizzati l’anno scorso a Martina in un campionato. Accanto a lui l’unico elemento confermato insieme a Spinelli, Paolo De Luca, che sta recuperando da un infortunio. Così come Marco Fummo, ex talentino del Verona, 11 gol l’anno scorso a Pagani.
INIZIO CONVINCENTE – Il nome nuovo, però, è Adriano Montalto, giovanotto classe ’88 che il Messina ha mandato a Scafati a fare esperienza. Domenica scorsa un suo guizzo al 94’ ha regalato un punticino ai suoi compagni sull’ostico campo di Melfi. Prima due vittorie in apertura contro Noicattaro e Gela, firmate Terracciano e Perna, e un altro pareggio per 1-1 in casa contro l’Andria, grazie a un rigore di Perna. La Scafatese, attualmente, veleggia al terzo posto solitario in classifica, nonostante una serie incredibile di infortuni e qualche squalifica. Il tasso qualitativo della squadra non sembra altissimo, ma Favarin ha trovato subito l’amalgama giusta e la voglia di emergere di tanti giocatori. Il modulo preferito dal tecnico dei campani è il 4-3-3, ma in questo momento, viste le assenze, sta optando per un 4-4-2 più coperto. Appena arrivati, e in scarse condizioni di forma, sono stati lanciati nella mischia Scrò e De Crescenzo, il quale a Melfi è dovuto uscire dal campo dopo cinque minuti del secondo tempo per crampi.
PROBLEMA STADIO E ASSENZE –
Contro il Catanzaro sarà il primo test serio per la Scafatese prima di trovare, consecutivamente, anche Benevento, Cisco e Monopoli. Un filotto di partite che segnerà probabilmente le ambizioni di questa Scafatese, alle prese anche con il problema stadio. Il presidente Scarlato ha minacciato, recentemente e ripetutamente, le dimissioni se l’amministrazione comunale di Scafati non terrà fede agli impegni presi per la ristrutturazione del piccolo “28 Settembre 1943”, troppo angusto per i professionisti. Intanto Favarin fa la conta degli uomini a disposizione per la gara di domenica. In porta ci sarà ancora Di Dio. In difesa insieme a D’Ambrosio a destra e Peruzzi al centro, il tecnico toscano deve decidere come impiegare Scrò e Terracciano che possono ricoprire entrambi i ruoli di centrale e di esterno sinistro. Ancora fuori i due terzini Calanchi e Micallo. A centrocampo sulle fasce dovrebbero agire Manoni e Onesti, mentre al centro rientrerà Amita al posto di Mandorino. Al suo fianco ballottaggio tra De Crescendo e il rientrante Rocco. Qualche chance anche per Panepinto. Più difficile (a meno che Favarin non opti per il 4-3-3) un impiego dal primo minuto di Montalto che però potrebbe essere preferito a Spinelli come partner d’attacco di Perna. In panchina dovrebbero trovar posto i convalescenti De Luca e Marotta.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Di Dio; D’Ambrosio, Peruzzi, Terracciano, Scrò; Manoni, De Crescenzo (Rocco), Amita, Onesti; Spinelli (Montalto), Perna. All.: Favarin.

Ivan Pugliese

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Redazione

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