UNIVERSITA’ – Telefono antiplagio scrive al ministro per la Ricerca e l’Universi

Riceviamo e pubblichiamo

Riguardo i test d’ammissione alle facolta’ di medicina, odontoiatria ecc. a Telefono Antiplagio e’ giunta segnalazione che la partecipazione di cittadini non proprio giovani alle selezioni e’ dovuta non tanto alla possibilita’ di stare vicino a un familiare o un amico per aiutarlo, possibilita’ vanificata dalla distribuzione casuale nelle aule, quanto alla facilita’ di far iscrivere una persona adulta, perche’ piu’ preparata, e procedere a una sostituzione di persona.
Il sistema e’ semplice. Come si sa, ogni candidato compila e firma un modulo anagrafico su cui e’ stampato un codice a barre univoco: a fine-test consegna alla Commissione esaminatrice il modulo anagrafico e, in busta anonima, il modulo delle risposte, al quale e’ stato attribuito lo stesso codice del modulo anagrafico. Solo dopo la correzione, la Commissione (confrontando i codici a barre) puo’ sapere chi e’ il candidato.
Per aiutare lo studente in difficolta’, l’esperto che si e’ iscritto insieme a lui, pur trovandosi in un’altra aula, compila il modulo anagrafico riportando i dati del vero candidato, quello piu’ giovane. E quest’ultimo ovviamente fa il contrario.
Se durante la correzione delle prove si incrociassero i dati dell’assegnazione delle aule, si scoprirebbero molti di questi artifizi e gli autori verrebbero automaticamente esclusi dalla graduatoria. Il problema pero’ non e’ risolto se i due compari, per pura casualita’, svolgono la prova nella stessa aula. Per affrontare la questione in maniera definitiva sarebbe sufficiente assegnare ai candidati posti numerati per tutti i concorsi scritti, da riscontrare alla fine di ogni correzione.

Ufficio stampa Telefono Antiplagio
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Redazione

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