SCUOLA – Messaggio augurale di Principe agli studenti calabresi

L’Assessore regionale alla Cultura ed all’ Istruzione, On. Sandro Principe, ha inviato un messaggio augurale al mondo della scuola calabrese.

“In occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico –ha affermato l’On. Principe – auguro, anche a nome del Presidente Loiero e dei colleghi della Giunta regionale, a tutti gli studenti, alle loro famiglie, al corpo docente e non docente di tutte le scuole della Calabria di ogni ordine e grado, un anno di lavoro intenso, sereno e proficuo” .
“La scuola – ha proseguito l’assessore regionale – non è solo il luogo principale dove educare i nostri giovani, ma è anche la sede in cui coltivare grandi valori e ideali sui quali formare le coscienze delle nuove generazioni.
La solidarietà, la tolleranza, il rispetto reciproco, sono solo alcuni degli ideali che la scuola deve essere in grado di far penetrare e maturare nel cuore e nelle menti di tutti gli studenti calabresi, al fine di promuovere la crescita non solo culturale, ma anche e soprattutto umana e sociale della nostra Regione.
La Calabria è ancora oggi una regione con grandi contraddizioni sociali; a volte, il percorso formativo dei giovani continua ad essere concepito come un bene secondario poiché il disagio economico delle famiglie diventa una delle cause principali della dispersione scolastica; un fenomeno, quest’ultimo, che si sta cercando di prevenire e di ridurre, mettendo in campo tutti gli strumenti idonei e necessari per raggiungere l’obiettivo. Il sostegno finanziario alle famiglie, pertanto, va inteso, non come meccanismo assistenziale, ma come impegno di solidarietà, per trasformare il generico diritto allo studio in attività formativa reale per i giovani calabresi.
La scuola, quindi, è il punto di partenza per cominciare ad invertire una tendenza negativa, per far crescere uomini liberi e laboriosi in una terra per troppo tempo abbandonata a se stessa, emarginata e tenuta fuori dai processi veri del progresso e dello sviluppo.
Pur essendo consapevoli che tutte le istituzioni, ed in primo luogo lo Stato, devono fare quanto di propria competenza per ostacolare e debellare la criminalità e la delinquenza, la scuola, in Calabria più che altrove, è chiamata ad offrire il suo insostituibile contributo nella battaglia contro l’illegalità diffusa, attraverso un’offerta formativa che abbia al centro la Cultura della legalità e del rispetto inviolabile della dignità della persona. Per tale ragione abbiamo chiesto alle autorità scolastiche di riportare nelle aule lo studio dell’Educazione Civica e della Carta Costituzionale, un impegno formativo da rinnovare e rafforzare.
E’opportuno, inoltre, che la scuola prosegua nell’opera di approfondimento per far meglio conoscere agli studenti vita ed opere di grandi personalità calabresi, che si sono affermate nei diversi campi, così come è stato fatto per San Francesco di Paola e Corrado Alvaro.
La scuola deve aprirsi alla Cultura del Lavoro, rendendo quest’ultimo una delle componenti fondamentali dell’esperienza formativa, offrendo ai giovani sempre maggiori informazioni sulle opportunità professionali che si potranno presentare loro. Esperienze come “Simulazione d’Impresa”,che mira a creare nei giovani una mentalità imprenditoriale e come “Alternanza Scuola Lavoro”, che prevede una serie di stages e tirocini formativi presso aziende locali, vanno proseguite ed incentivate.
La scuola, nell’era della globalizzazione necessita di strutture sicure ed adeguate al nostro tempo, munite di laboratori scientifici, teatrali e musicali, biblioteche e palestre. Per tale ragione è in corso di predisposizione l’APQ (Accordo di Programma Quadro)“Istruzione”, che riguarda, soprattutto, interventi per adeguare alle normative di sicurezza gli istituti scolastici esistenti e per realizzare nuove scuole, laddove si riscontra un’accertata carenza di edilizia scolastica.
La scuola calabrese deve essere messa nella condizione di superare i gravi ritardi formativi evidenziati: la Regione è fortemente impegnata per avviare corsi di aggiornamento per docenti ed iniziative che favoriscano l’orientamento dei giovani, soprattutto verso le discipline scientifiche e per l’apprendimento delle lingue. Saranno organizzati,inoltre, presso le Università calabresi, corsi di “azzeramento” di durata almeno semestrale per accrescere il livello culturale dei giovani che si iscrivono presso i nostri atenei”.
“Educare non è cosa facile. – ha concluso l’On. Principe – Bisogna non solo saper parlare ma anche saper ascoltare. In questo senso è alto e nobile il lavoro degli insegnanti.
Ad essi giunga la mia personale riconoscenza e quella dell’intera Calabria.
Ai giovani studenti calabresi, infine, mi sento di dire che l’educazione non si impone, ma matura in noi con la partecipazione attiva nella scuola, nella famiglia e nella società. Impegnatevi al massimo credendo in ciò che fate. Abbiate fiducia nelle vostre possibilità, nella consapevolezza che la nostra società deve premiare il merito, poiché solo in tal modo potranno crescere le opportunità per sostenere il bisogno.
Buon inizio di anno scolastico a tutti”.

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Redazione

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