GUARDAVALLE (Cz): domenica prossima, terza edizione del ”Palio del Ciuccio”

Domenica 16 settembre avrà luogo l’appassionante “Palio del Ciuccio” in
località Lacchi Pietrarotta di Guardavalle. L’evento è giunto oramai alla
sua terza edizione.

Sarà la manifestazione più divertente dell’anno, visto che i fantini si
sfideranno a dorso di somaro. Una competizione all’insegna del
divertimento e del gusto, e non solo, giacchè tra i vari appuntamenti
previsti in programma, ci saranno anche abboffate golose, mostre, sfilate
e cortei in costume, rivivrà la storia del focoso e indomabile popolo
calabrese. La corsa con “i ciucci” viene rievocata sulle ali di vecchie
leggende legate alla storia secolare del comune del catanzarese, legate al
nome dei nobili Politi, potenti signori di queste terre e di vasti domini
circostanti. La famiglia Politi, oriunda di Costantinopoli e perciò di
origine bizantina, giocava un ruolo di notevole importanza nelle contese
dei feudatari della zona. Narrano le cronache del tempo che i Politi
avevano persino la loro festa annuale. Tradizionalmente trattasi di
commemorazione con cui si voleva mettere in evidenza la fatica e la
semplicità del lavoro umano, di conseguenza, proprio l’asino, animale
umile e soprattutto instancabile, fu scelto come simbolo. Per l’occasione
veniva organizzato un torneo con al centro la corsa degli asini. Al
vincitore, come premio, veniva consegnato il vessillo del Casato con un
ragguardevole quantitativo di vettovaglie, in considerazione che i
“fantini” partecipanti appartenevano a povere famiglie di contadini. Oggi
sono dieci le squadre che prendono parte al palio, tutte in rappresentanza
dei dieci comuni più vicini al territorio di Guardavalle, compresi tra le
province di Catanzaro, Reggio Calabria e Vibo Valentia. Nello scenario
davvero unico di quello che fu l’antico feudo dei Politi, dove oggi sorge
un’attrezzatissima azienda agrituristica, con annesso museo di civiltà
contadina e antichi mestieri (il Museo Pietrarotta), da venerdì 14 a
domenica 16 settembre, si allestiscono bancarelle, scene di vita
dell’epoca, mercati popolari e giochi, rispettando fedelmente le regole e
le cadenze di un tempo lontano. Si organizzano mostre e interessanti
convegni. Prendono posto le vecchie cose, lumini, ceri, vecchi mestieri,
immagini ormai quasi dimenticati, che lasciano spazio alla poesia e al
sogno. E insieme a tutto questo, gruppi di musici che ripropongono antiche
melodie popolari, artisti di strada, mestieranti ed artigiani a far
ripiombare il posto indietro di secoli. Con tanti sapori e profumi, che
vengono riproposti, durante i tre giorni di festa, sulla base di accurati
studi e ricette mai svelate. E poi c’è lui, l’asino, elemento
caratterizzante e imprescindibile dell’intera manifestazione, un amico
sempre morbido e affettuoso, capace di ridare fiducia, di rimettere in
moto i sentimenti, il piacere della comunicazione emotiva. E poi, l’asino
fa parte, sempre e comunque, della nostra cultura, della nostra tradizione
più genuina. Per questo, l’obiettivo degli organizzatori, i fratelli
Guido, oggi proprietari della vasta area un tempo appartenuta ai nobili
Politi, è pure quello di salvaguardare e reintrodurre l’asino. Con
rinnovata motivazione, nuovi rapporti con l’uomo del nuovo mondo e
soprattutto, dopo millenni di durissimo lavoro al nostro servizio, tornano
gli asini per il diletto, il gioco, la bellezza. Il “Palio del Ciuccio”,
in programma a Guardavalle fino a domenica, essenzialmente si pone alla
base della filosofia di un progetto con distinti obiettivi. Un programma
articolato rivolto ad attività per il tempo libero, per la didattica, per
il turismo e la vacanza, e a supporto di terapie riabilitative mediante un
nuovo sviluppo del concetto di pet therapy (onoterapia). La terapia
dell’anima. C’è l’intenzione, a partire dall’evento di quest’anno, di
promuovere progetti che coinvolgano l’asino in un ruolo attivo di
interscambio per la scuola, per il sociale, per l’handicap, per lo
sportpertutti. Attività di formazione-informazione orientate a stimolare
con creatività, in modo non nuovo, ma dimenticato, la calma, il rispetto,
la responsabilità, la reciprocità, il movimento, il benessere, per
riscoprire il rapporto uomo-animale-natura. In un ambiente gradevole,
ricco di stimoli, a contatto con la natura e il verde. Un invito a fare
festa, quindi, nell’atmosfera e con gli ingredienti di una volta.
Contribuendo così, ad allungare la stagione turistica in Calabria.

Autore

Redazione

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