MUSICA – Grande successo del CATANZAROCK SUMMER FEST 2007

 

Memorabile. Travolgente. Entusiasmante. Ecco alcuni degli aggettivi con i quali è stata definita la serata clou del Catanzarock Summer Fest 2007, che ha visto sul palco del longevo rock festival cittadino il bravissimo Roy Paci con la sua band Aretuska.

Sabato 19 agosto si è capito da subito che sarebbe stata una serata speciale. Piazza Brindisi gremitissima di oltre 7000 persone provenienti da tutta la Regione e non solo, un palco allestito di tutto punto, un artista eccezionale che dalle prime note ska reggae, ha saputo infiammare la piazza. Preceduto dai bravi catanzaresi Meat for dogs, il trombettista più bravo del mondo, come lo ha degnamente definito Manu Chao, ha aperto le danze con “l’isola dei fessi” che suona come un inno al risveglio delle coscienze di un territorio che non vuole o non sa cambiare la propria condizione. Snocciola poi, l’ottimo Roy, tutto il repertorio dell’album SuoNoGlobal, accompagnato dall’irresistibile e inarrestabile ska band Aretuska, con una strepitosa sezione fiati. Il pubblico balla, applaude, canta, segue con passione ogni parola dell’artista siracusano, fino al delirio nelle ballate sicule come malarazza, cantata a squarciagola dalla folla, alla “Viva la Vida” sigla dello scorso Zelig, culminando nell’hit europea dell’estate “Toda Joia, Toda Beleza” del secondo bis offerto alla piazza. Due ore e trenta di grande sound in cui la voce di Roy è anche ben accompagnata dal rapper brasiliano Chico. Roy Paci con il suo ensemble poliglotta (i vari componenti provenienti da ogni angolo di mondo, parlano 12 lingue), sia dal palco che nelle interviste post concerto, rende onore ai 17 anni di grande attività culturale e musicale dell’Associazione Catanzarock, con cui esiste un’amicizia di vecchia data, dai tempi in cui Roy ara agli esordi e suonava con la band sicula dei Qbeta.

Alla fine Roy si concede al suo pubblico, con interminabili code per foto, autografi, baci e abbracci.

La seconda serata di domenica 20 agosto, ha avuto come protagonista d’eccezione l’eccentrico Tonino Carotone accompagnato dai bravi Arpioni. Lo spagnolo di Pamplona, con la sua voce roca ma potente ed il suo look da gangster e sigaro in bocca, ipnotizza il pubblico, meno numeroso della prima serata ma sempre nell’ordine delle 2000 unità, con cui intrattiene molti simpatici dialoghi. Ed il pubblico apprezza e canta con lui e con la brava e affascinante corista Piluka i brani tratti dal suo “mondo difficile”, alternati ai pezzi degli Arpioni ed alle cover omaggio alla musica italiana come “tu vo fa’ l’americano” del grande Carosone, o “ sono tremendo” di Rocky Roberts. Lo stravagante e geniale artista spagnolo riesce a tenere i più accaniti fans incollati al palco fino all’una della notte, premiandoli con gli abbracci di rito che dispensa direttamente in piazza!

La serata ha visto anche la interessantissima partecipazione dei torinesi Radiocuba, non a caso definiti eredi della Bandabardò. “Partecipare a questo Festival con un curriculum degno del Festivalbar, per i nomi prestigiosi che vi hanno preso parte negli anni”, ci ha detto il cantante Daniele, “è per noi un onore ed un biglietto da vista prezioso”. Molto simpatici ed estroversi e dalle sonorità subito coinvolgenti, hanno fatto da apripista all’esibizione di Carotone insieme ai catanzaresi Quetzal.

La soddisfazione degli organizzatori è massima. Il Festival, riproposto nella versione estiva, non h a deluso le aspettative e lo spirito di Catanzarock è più vivo che mai. L’auspicio è quello di poter realizzare l’appuntamento in maniera sempre più stabile e programmabile nel tempo, consentendo al longevo festival una visibilità più ampia anche oltre i confini regionali e l’attenzione massima di tutti i media. Abbiamo nel nostro territorio potenzialità tali da poter proporre musica e cultura in ogni dove.

Soddisfazione espressa anche dall’Assessore al Turismo del Comune di Catanzaro, che ha finanziato tutta la prima serata, per l’appuntamento che ha rivitalizzato il quartiere marinaro come non si vedeva da tempo.

Lo slogan “lunga vita a Catanzarock” di un quotidiano di qualche anno fa è ancora attuale!

Autore

Tony Marchese

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