STAMPA – Ex giornalisti di Telespazio avviano iter giudiziario

I giornalisti licenziati il 14 maggio scorso da Radio Tele Spazio Spa annunciano l’avvio dell’iter giudiziario che si concluderà con l’atto di pignoramento nei confronti dell’emittente guidata dall’ editore Toni Boemi, che risulta anche direttore responsabile della Testata. Dopo una paziente attesa durata oltre due mesi e con grande sofferenza emotiva legata ai lunghi anni di fedele servizio all’azienda, dopo essere stati cacciati alla stregua di malfattori, sono giunti a questa comune determinazione in riferimento ai crediti da ciascuno vantati e finora integralmente negati.

Telespazio trattava ormai da tempo con evidente quanto immotivato disprezzo i giornalisti della redazione centrale di Catanzaro; e con uguale protervia ha continuato a farlo anche dopo la cessazione unilaterale dei rapporti di lavoro.

In ordine cronologico l’azienda televisiva – che continua a dirsi in salute – :
– ha smantellato in un colpo la memoria storica della redazione centrale licenziando i cinque redattori che ne costituivano il motore dell’informazione ;
– ha escluso qualsiasi soluzione di loro reimpiego (chiudendogli le porte, una volta licenziati, anche ad un utilizzo mediante service, strumento invece cospicuamente utilizzato per la copertura di altre tre territori regionali);
– non ha ancora corrisposto la liquidazione dell’indennità di preavviso dovuta entro 8 giorni dal licenziamento, pagando solo – da pochissimo tempo e per cause di forza maggiore – il saldo all’Inpgi garantito dal TFR di alcuni prestiti individuali.
– non ha mai risposto alle sollecitazioni di pagamento e neppure ai tentativi di incontro per una composizione bonaria proposti dai legali dei licenziati e persino da qualcuno degli stessi giornalisti,

Nonostante lo sfoltimento del personale Telespazio ha lasciato fin dal primo giorno inalterato il palinsesto informativo, contraddicendo la necessità dei licenziamenti per riduzione di personale con forza lavoro del tutto estranea alla professione giornalistica ma aggregata – come le apparizioni Tv confermano in modo incontrovertibile – senza terze ipotesi, cioè o in nero o a contratto.

Nell’uno o nell’altro caso in maniera assolutamente illegale.. MA NON E’ TUTTO L’azienda continua a manifestare un immotivato ottimismo finanziario e per questo rifiuta a priori ogni ipotesi di vendita. Sono divenuti ormai cinque i soggetti che – in perfetta aderenza ai principi del suo fondatore, il compianto Tony Boemi senior – sono interessati all’acquisto ed al rilancio di Telespazio Calabria. L’ultima proposta in ordine di tempo – sulla cui identità vige uno strettissimo riserbo – ha una matrice di clamorosa importanza e di sicuro mai procederebbe o avrebbe proceduto a smantellare settori interi della TV, meno che mai la redazione giornalistica. I giornalisti licenziati CHIEDONO QUINDI che :

* Radio Tele Spazio onori il suo debito contrattuale con ciascuno dei Redattori regolarmente iscritti all’albo ed al sindacato e tanto ignobilmente scaricati;

* altrimenti riconosca una situazione di difficoltà economica e pertanto apra un tavolo di trattative per discutere ogni ipotesi di vendita con il migliore offerente o soggetto ad essa più gradito, e con l’intermediazione di Istituzioni pubbliche ed Assindustria;

* incaricano intanto Ordine e Sindacato dei giornalisti calabresi – finora assai vicini alle necessità contingenti – ad aprire ufficialmente un dibattito interno alla categoria e ad intraprendere le iniziativa più opportune a individuare ogni soggetto responsabile. 

(in ordine alfabetico)
– Gabriele Bianco
– Nicola De Luca
– Davide Lamanna
– Alfonso Scalzo
– Maria Pia Tallarico

Autore

Redazione

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