Rassegna stampa

Il Catanzaro vede già la c1 (Fhora Gabbu)

Cronaca, interviste e pagelle di Acireale-Catanzaro

Il pari ottenuto ad Acireale nella gara di andata di finale rappresenta
un ottimo risultato in vista del ritorno in Calabria
Il Catanzaro vede già la c1 (Fhora Gabbu)
Lo zero a zero è frutto dell’ottima organizzazione
difensiva delle due formazioni e non della sterilità degli attacchi

ACIREALE – Il Catanzaro al “Tupparello” ha avuto quello
che voleva, l’Acireale ha preso una grande occasione che difficilmente si presenterà
domenica prossima, quando le due squadre saranno nuovamente di fronte per il
retour match della finale playoff. Ieri i giallorossi di Dellisanti hanno pareggiato
sul campo dei granata acesi al termine di una gara per certi versi tranquilla,
che è andata a concludersi senza scossoni particolari, senza troppe emozioni
e anche senza particolari pericoli per i due portieri, anche se una manciata
di secondi prima della conclusione è stato Falco ad avere sulla testa
la palla buona. Davanti a una cornice di pubblico delle grandi occasioni, dove
spiccava anche un settore con quasi duemila sostenitori giallorossi, le due
squadre non si sono risparmiate sul piano dell’energia e al tirare delle somme
viene da fare soltanto una considerazione: è stata una partita vivace
e per certi versi anche bella, ma dal lato tecnico soltanto il Catanzaro merita
qualcosa di più. I giallorossi di Dellisanti, ben disposti in campo,
non hanno mai perso la calma (non inganni i quattro ammoniti), non hanno concesso
nulla agli avversari, che hanno cozzato contro un muro. Non è stata però
una difesa ad oltranza quella degli ospiti, se si considera che le azioni più
pericolose sono dalla loro parte. I giocatori acesi hanno fatto registrare una
leggera supremazia territoriale, ma di concreto hanno fatto poco, chiusi già
a centrocampo, dove l’assenza del fantasista Russo pesava più del previsto.
La manovra dei padroni di casa era fatta di una miriade di passaggetti che raramente
portava gli uomini di Costantini nei pressi dell’area di rigore catanzarese.
L’importanza della posta in palio forse ha giocato un brutto scherzo proprio
alla squadra acese, i cui giocatori spesso sembravano frastornati, poco lucidi
e altrettanto poco precisi. Per avere un’idea ancora più precisa, basta
scorrere il taccuino per trovare il primo affondo al 9′ con una punizione di
Ferrigno calciata sulla barriera e dopo sei minuti un’identica situazione sull’altro
fronte con tiro sulla barriera di Cardinale. Per i due portieri continua il
lavoro d’ordinaria amministrazione. Il Catanzaro sbaglia poco in difesa ed è
sempre pronto e pericoloso nelle ripartenze che non fruttano nulla ma tengono
sul chi vive la difesa di casa. Sono poche sui due fronti le azioni da applausi.
Si va avanti sfoggiando principalmente forza fisica e grande cuore, ma la tecnica
non è da manuale. Si attende l’errore grossolano dell’avversario per
approfittare, ma in verità gli unici errori registrati sono due indecisioni
dei difensori giallorossi che fruttano soltanto un calcio d’angolo e una rimessa
laterale. In fase d’attacco i granata hanno fatto pochino, e le rare volte che
sono arrivati in zona tiro hanno troppo indugiato consentendo il recupero della
difesa avversaria. È mancata nella formazione di casa una lucida trama
di gioco e i vari Mortelliti, Anastasi, Cardinale e Delle Vedove hanno cominciato
ma si sono presto smarriti; sull’altro fronte il centrocampo ha retto l’urto
e quando è stato il momento di scattare ha anche sorretto bene le incursioni
di Falco e Moscelli. Già, perché non ha rinunciato il Catanzaro
a pungere, anche se non ha mai attaccato in massa, come era giusto che facesse.
Ed ecco al 34′ l’infaticabile Ferrigno servire Falco il cui colpo di testa è
troppo centrale. Due minuti dopo la prima vera occasione è per la squadra
giallorossa: Toledo con una finta lascia in surplace un avversaria, scatta verso
la porta avversaria, ma sfiora la base del palo alla destra di Pavarini. Al
40′ è l’Acireale a farsi vivo con Danotti che entra in area tutto solo
ma tentenna e si fa anticipare in extremis. Il tempo si chiude con un’azione
di Anastasi che dà spettacolo nell’impostazione ma sbaglia tutto in modo
sbilenco. Stesso clichè nella ripresa. Non cambia nulla nemmeno quando
il tecnico acese sostituisce Mortelliti con Pandolfi che riesce a vivacizzare
la manovra soltanto per pochi minuti. Al 4′ il portiere Pavarini para su Alfieri
e subito dopo il numero uno giallorosso blocca su Danotti. Al 18′ Bella azione
di Ventura e passaggio per Cardinale il cui tiro non sorprende Gentili. Rovesciamento
di fronte e Ferrigno spara alle stelle. La gara va avanti con alti e bassi e
senza sussulti, anche se Falco ci prova allo scadere.

Luigi Andò – Gazzetta del Sud


Spogliatoi Catanzaro / Mister Dellisanti elogia l’Acireale ma non ha
dubbi sull’impresa che domenica sarà raggiunta in Calabria
Quest’anno noi l’anno prossimo loro (Fhora Gabbu)
«Non penseremo solo a non prendere gol: al Ceravolo vogliamo vincere»

ACIREALE – Nel coro unanime che si leva dal “Tupparello” c’è
anche la voce di Francesco Dellisanti. Pure il trainer giallorosso non esita
a definire equilibrato il confronto tra Acireale e Catanzaro. «Le due
squadre sono state nel complesso pari – dice il tecnico dei calabresi – anche
se le azioni più pericolose sono state le nostre. E, tra l’altro, siamo
riusciti a tenere una tattica che non lasciava spazi ai nostri avversrari. Ai
quali devo necessariamente riconoscere il merito di essersi battuti con determinazione,
esattamente come abbiamo fatto noi. L’Acireale si è confermata la squadra
che mi aspettavo, forte in ogni reparto e messa in campo in maniera tattica
perfetta. Anche per questa ragione il risultato assume un valore maggiore».

– Quindi vi ritenete soddisfatti. «Certamente. Non possiamo che
essere contenti ma, è chiaro, questo stato d’animo non ci deve fare perdere
di vista l’obiettivo di domenica prossima».
– Mister Dellisanti, in virtù del regolamento, potrete accontentarvi
di un altro pareggio… «La norma dice così, ma non aspettatevi
un Catanzaro che giochi per evitare di prendere il gol e basta. In casa affronteremo
i nostri avversari per vincere e ritengo che non si tratti di una cosa impossibile.
Certo, l’Acireale non è squadra che può essere sottovalutata ma
non è nostra abitudine agire in tal senso. Quella siciliana può
contare su di un organico di prim’ordine ed il fatto stesso che sia arrivata
ai play-off in buona forma ed abbia eliminato il Brindisi mi pare la dica lunga
rispetto al suo reale valore».
– Al “Ceravolo”, che cosa potrà decidere la partita?
«Sarà una gara tirata, ne sono certo. La posta in palio è
elevata e, pertanto, le due squadre saranno chiamate a dare il massimo e non
saranno consentiti errori di sorta».
– Giocando in casa sarete agevolati. «Il nostro pubblico è
straordinario e lo ha dimostrato nel corso della stagione. Non dovevamo certamente
aspettare i play-off per conoscere le potenzialità dei tifosi del Catanzaro
che durante il campionato ci hanno garantito sempre il massimo sostegno. Anche
ad Acireale avete visto in che numero sono arrivati e quanto sono stati calorosi.
Confidiamo parecchio nella carica che si sapranno dare e riteniamo che la loro
spinta possa rivelarsi decisiva ai fini della conquista del risultato che ci
occorre per la promozione in C 1». E, parlando dei tifosi, va registrata
la nota del vice-presidente ed amministratore delegato del Catanzaro, Massimo
Poggi. «Il servizio d’ordine, mi spiace dirlo, si è rivelato inadeguato.
Non è stato organizzato bene – denuncia Poggi – e con rammarico devo
ricordare che noi stessi avevamo già preannunciato alla Digos di Catanzaro
che il contatto tra le due tifoserie andava evitato. Purtroppo questo non è
avvenuto e così qualche decina di scalmanati tra la maggior parte di
tifosi acesi corretti ha avuto la possibilità di lanciare bottiglie e
petardi contro i nostri tifosi. E’ questa l’unica nota spiacevole della partita,
resa più amara dal fatto che noi dirigenti del Catanzaro, conoscendo
la struttura dello stadio di Acireale, avevamo, purtroppo, previsto. Per il
resto, riteniamo di potere ottenere la promozione in C 1 che abbiamo dimostrato
di meritare dentro e fuori dal campo».

Gaetano Rizzo – Gazzetta del Sud


INTERVISTE CATANZARO / I tifosi giallorossi sono stati splendidi

ACIREALE – Il primo tra i giocatori ospiti ad uscire fuori dagli spogliatoi
è Pasquale Logiudice. Il valido fluidificante conosce bene ogni angolo
del “Tupparello” e prima di concedersi ai cronisti deve superare
una valanga di abbracci. Tra gli ex, tre in totale, è sicuramente il
più gettonato dai tifosi granata. «Certo – dice il buon Pasquale
– fa sempre piacere ricevere questa accoglienza. La partita, probabilmente,
non è stata eccezionale ma vi assicuro che si sono confrontate due squadre
forti, sicuramente entrambe meritevoli della promozione in C1. C’è stato
tanto equilibrio in campo ma, è chiaro, domenica prossima faremo di tutto
perché ciò non avvenga. Con l’aiuto dei nostri tifosi, davvero
encomiabili nel corso della stagione, sono certo che riusciremo a centrare la
promozione». Elogio ai tifosi calabresi anche da parte di Fabrizio Ferrigno,
altro ex granata. «Sono stati splendidi – afferma il centrocampista
partenopeo – ed avremmo voluto ripagarli con una vittoria. La partita
ha viaggiato sempre sui binari dell’equilibrio anche perché si sono confrontate
due squadre che, innanzitutto, non volevano prendere il gol. Noi, comunque,
non ci siamo difesi; l’intenzione di conquistare il migliore risultato non è
mancata ma, è chiaro, ci siamo trovati davanti un avversario che ha confermato
tutta la sua forza. Tutto è rinviato a domenica prossima e con il nostro
pubblico a fianco, come è avvenuto oggi ed in buona parte della stagione,
ce la faremo. Per quanto riguarda la mia ex squadra devo dire che ad Acireale
è sempre bello tornare, anche se da avversario». L’attaccante Falco
ha cercato di fare onore al suo nome ma, pur impegnandosi al massimo, non è
riuscito ad “artigliare” i difensori avversari. «È
stata una gara giocata bene dalle due squadre – precisa il centravanti
ospite – e credo che sia giusto il punteggio espresso dal campo. Ha vinto,
probabilmente, la paura di perdere che, forse, ha pervaso un po’ tutti e, dunque,
condizionato l’espressione dei valori dei singoli. Per noi non si tratta certamente
di un risultato da buttare via. E, infine, complimenti ai tifosi, sia del Catanzaro
che dell’Acireale. Si sono fatti davvero sentire». (g. r.)


INTERVISTE ACIREALE / Capitan Bonanno: non dimenticate…
anche a Brindisi eravamo spacciati

ACIREALE – A vederlo in volto sembrerebbe un allenatore che non sappia cosa
significhi la parola tensione. Maurizio Costantini, tecnico dell’Acireale, arriva
in sala-stampa mostrandosi sereno eppure sa che per conquistare la promozione
in C 1 il Catanzaro dovrà superarlo. La sua squadra avrebbe dovuto vincere
al “Tupparello” ma non ce l’ha fatta. «Non è il caso
di fasciarsi la testa – precisa il trainer granata – anche perché
i play-off, soprattutto nella finale autentica, devono essere considerati come
un’unica partita che, in assenza di tempi supplementari, dura almeno 180 minuti…
».
– Costantini, qualcosa da recriminare sul risultato? «No, assolutamente.
Ritengo che rispecchi l’andamento dei novanta minuti assai equilibrato. Le due
squadre si sono date battaglia e, forse, è stata la nostra quella che
ha dato qualcosa in più».
– Il Catanzaro è andato oltre le sue attese? «Direi che si
è espresso esattamente come me lo aspettavo mentre è stata la
mia squadra a non esprimersi come mi attendevo ma soltanto perché speravo
che tirasse un po’ di più verso la porta avversaria».
– Mister Costantini, che cosa vi ha impedito di conquistare il migliore
risultato? «Probabilmente, abbiamo giocato troppo in linea orizzontale
e questo non ci ha consentito di penetrare all’interno della difesa avversaria
in maniera diretta».
– Il pubblico? «È stato eccezionale – conclude il trainer
granata – e, comprendendo anche quello del Catanzaro, non credo che si
possa assistere ad uno spettacolo simile in C1». Anche dal capitano Pippo
Bonanno arrivano segnali di stima nei confronti dei tifosi. «Abbiamo potuto
contare su un sostegno davvero straordinario – precisa il valido difensore
messinese – ma di questo non avevamo dubbi. Proprio io che da tante stagioni
vivo ad Acireale so bene di che cosa sono capaci i nostri tifosi. E, statene
certi, di che cosa saranno capaci anche domenica prossima».
– Il pareggio frena il vostro slancio? «No – conclude Pippo
Bonanno – perchè misurandosi con un avversario del calibro del
Catanzaro il rischio di perdere è elevato. Si tratta di una squadra che
nella seconda metà della stagione ha dimostrato di valere parecchio e
meritare la promozione. Noi, è chiaro, non siamo stati da meno. Domenica
prossima ci giocheremo tutto e sarà come disputare il secondo tempo di
una partita unica. Non dimenticate che prima di andare a Brindisi in tanti ci
davano per spacciati eppure siamo riusciti ad imporre il nostro gioco e soltanto
per un soffio non abbiamo conquistato la vittoria». (g. r.)


PAGELLE CATANZARO / Alfieri: un settepolmoni con grande classe. Toledo:
sgusciante ma anche possente

GENTILI 6 Un voto di stima perché non è stato mai impegnato
pericolosamente ma è apparso tranquillo e sicuro di sé.
MILONE 6.5 Dalle sue parti non è passato nessuno e ha anche trovato l’occasione
di sganciarsi sulla fascia.
LOGIUDICE 6.5 L’esperienza al servizio di tutti. Impeccabile. Ha sorretto il
reparto galvanizzando i compagni.
CIARDIELLO 6.5 Non ha commesso errori. Sempre sicuro e preciso negli interventi.
S’è trovato sempre dove c’era la “battaglia”.
PASTORE 6.5 Al centro della difesa un vero pilastro. Senza sbavature sino all’ultimo
minuto, evidentemente per la stanchezza è soltanto un optional.
ASCOLI 6.5 Peccato per quella ammonizione che lo ha frenato quando stava dando
il massimo. Un punto di riferimento per tutti i compagni.
TOLEDO 7 Sgusciante e possente. Quasi sistematicamente è riuscito a saltare
l’avversario. È andato anche vicinissimo al gol, che meritava.
FERRIGNO 6 Un maratoneta utile in fase di copertura e quando la squadra si distendeva
nelle ripartenze.
FALCO 6.5 Non ha avuto molte palle giocabili, ma ha fatto ugualmente vedere
buone cose. Ha fatto reparto anche quando era solo in avanti tenendo impegnati
costantemente almeno due uomini.
ALFIERI 7 Era ovunque, un settepolmoni con classe. Ha recuperato centinaia di
palloni servendo gli avanti e ha anche dato una buona mano nelle retrovie. Quando
tocca la palla sembra calamitarla: per fermarlo gli avversari erano costretti
a ricorrere al fallo.
MOSCELLI 6.5 Ha dato tutto: s’è fatto trovare ovunque ma raramente è
riuscito a superare l’ultimo uomo.
AMBROSINO 6 Venti muniti in campo per continuare a tenere sul chi vive la difesa
avversaria.
BASILE s.v. Mandato in campo per quasi due minuti nel recupero. (l.a.)


PAGELLE ACIREALE / Anastasi: un giocatore che anche
da solo fa reparto

PAVARINI 6 Anche per un voto di stima perché è stato quasi inoperoso
e s’è fatto trovare sulla traiettoria quando il pallone era destinato
fuori bersaglio.
DI SALVATORE 6.5 Tutti i difensori hanno fatto il proprio dovere. Anche lui
ha svolto il compito con sufficienza e anche con qualcosa in più.
DANOTTI 6 Meriterebbe di più se il suo compito fosse soltanto quello
di sostenere gli attaccanti. È stato infatti un buon incursore sulla
fascia ma non è stato altrettanto brillante nel controllare l’attaccante
avversario.
ANASTASI 6.5 Un grande giocatore che, anche da solo, fa reparto. Peccato per
l’ammonizione dopo appena nove minuti di gioco: da quel momento non è
stato sempre al massimo perche non più calmo e tranquillo.
BONANNO 6.5 Il capitano ha tenuto per mano i compagni del reparto arretrato
che giustamente con lui si sentono più tranquilli.
ALOISI 6.5 Il centrale non ha commesso grossolani errori, ma qualche volta è
andato in affanno.
MORTELLITI 6 Un buon inizio. Poi è stato “toccato” più
duro e ha dato l’impressione di non farcela a recuperare. È andato avanti
a corrente alternata sino al momento della sostituzione.
CARDINALE 6.5 Ha fatto di tutto, dal difensore all’attaccante, ma è stato
preziosissimo a centrocampo. Peccato che non sempre abbia trovato valida collaborazione.
In quasi tutte le manovre d’attacco c’è stato uo zampino.
MASTROLILLI 6 In pratica è stato l’unica punta e per giunta costretto
a partire da lontano col risultato di non essere lucido nella fase finale.
DELLE VEDOVE 6 Ha indovinato poche cose, ma non tutta la colpa è sua.
È rimasto imbrigliato in un centrocampo meno manovriero del solito.
VENTURA 6 Sulla carta doveva essere un punto di riferimento in attacco, ma ha
svolto il compito abbastanza bene soltanto nella parte iniziale.
PANDOLFI 6 Entrato al 26′ della ripresa, s’è fatto vedere subito con
una incursione e poi con un cross. Niente altro perché anche lui s’è
fatto prendere le misure.
TACCONELLI s.v. Una decina di minuti in campo per dare una mano all’attacco.
(l.a.)


SUGLI SPALTI / Sedici minuti di fuochi pirotecnici e grande tifo
Spettacolo e fair play

ACIREALE – Sedici interminabili minuti. Tanto dura lo spettacolo di giochi
pirotecnici allestito dai tifosi della curva sud, “Fossa dei leoni”
in particolare. Si comincia qualche istante prima del fischio d’avvio e, pertanto,
va da sè che i “botti” andranno avanti sino a poco prima
del quarto d’ora. Fuochi d’artificio degni della migliore festa patronale. Ma
anche quella del “Tupparello” è una festa; all’interno della
quale, ovviamente, prevalgono i colori granata ma anche quelli giallorossi fanno
bella mostra. Prima dell’avvio della partita “processo sommario”
nei confronti dei tifosi della curva nord, accusati di avere venduto ai colleghi-rivali
di Catanzaro almeno cinquecento biglietti. I sostenitori ospiti erano sicuramente
molti di più rispetto ai settecento tagliandi che un dirigente calabrese
aveva ricevuto venerdì pomeriggio. Gli “imputati” precisano
di non avere consegnato alcun biglietto agli avversari e riferiscono che l’approvvigionamento
dei sostenitori ospiti in più sarebbe avvenuto attraverso il canale dei
punti vendita della città. Capitolo chiuso, almeno per ora dicono all’unisono
forze dell’ordine e dirigenti granata. Ma, comunque, anche questo è colore.
Come definire altrimenti un’operazione che, a prescindere da come siano andati
realmente i fatti, ha contribuito a “colorare” di giallorosso una
parte consistente del “Tupparello”? Le cose più belle, dal
punto di vista dei rapporti tra le due tifoserie, si sono viste prima dell’inizio
della gara. All’esterno dello stadio c’è la motoape del buon Orazio adibita
a gelateria ambulante. Tanti tifosi dell’Acireale non perdono l’occasione per
manifestare la loro ospitalità a parecchi sostenitori del Catanzaro.
E parecchi sono coloro che, bardati con sciarpe e vessilli giallorossi, fanno
ingresso allo stadio fianco a fianco con i tifosi dell’Acireale. La correttezza
prevale e, sotto questo aspetto, determinante si rivela l’atteggiamento dei
giocatori delle due squadre, compreso l’abbraccio finale tra Falco e Cardinale
che rappresenta l’emblema di un confronto agonisticamente sostenuto ma cordiale.
Ed in questo contesto costituisce una nota stonata il gesto di quei pochi sconsiderati
tra i sostenitori granata, denunciato dall’amministratore delegato ospite, che
con un capolavoro di balistica sono riusciti a centrare un paio di tifosi avversari
colpiti da bottiglie di plastica. E, a proposito di bottiglie, va segnalata
la distribuzione di acqua minerale al pubblico calabrese assiepato nel settore
dei distinti, partita a pagamento ma presto risoltasi in un gradito omaggio.
Il tutto sotto lo sguardo del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, che ai sostenitori
giallorossi ha garantito la massima assistenza in prima persona. Il primo cittadino
del capoluogo calabrese ha apprezzato ed accettato l’invito che gli è
stato rivolto dal collega-rivale di Acireale, Nino Garozzo. I due sindaci hanno
seguito la partita seduti accanto e così sarà domenica prossima.
Da entrambi una lezione di sportività ed un buon esempio. Da emulare,
sicuramente.

Gaetano Rizzo

Autore

God

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