Incendi a Catanzaro: ormai è emergenza.

Riceviamo e pubblichiamo

Cosa fanno i 15.000 forestali della nostra regione?

Il fine settimana appena trascorso si è caratterizzato per una serie (l’ennesima) di incendi che hanno distrutto tantissimi ettari di bosco e vegetazione calabrese. In alcuni casi gli incendi hanno rischiato di provocare danni alle case mettendo in pericolo anche vite umane. Poiché l’autocombustione è un fenomeno raro, possiamo affermare che  tanti angoli della nostra bellissima regione vengono quotidianamente colpiti dalla mano criminale e vandalica di gente ignorante, di veri e propri delinquenti. Ma vorremmo soffermarci sulla situazione della nostra città e del suo immediato hinterland. Già nei giorni scorsi, e a più riprese, le vallate di Catanzaro e le colline circostanti sono andate letteralmente in fumo. E’ evidente che ci troviamo di fronte alla mano criminale di qualche piromane. E mentre la provincia di Catanzaro e la nostra Regione va a fuoco nessuno fa nulla, tranne i soliti ed encomiabili vigili del fuoco che con i ridotti mezzi e pochi uomini fanno quello che possono per evitare che la situazione peggiori. Nessuno alza la voce a livello nazionale. Ci chiediamo se il Governo sia stato informato. Ci chiediamo se Bertolaso sia a conoscenza della situazione drammatica che viviamo in queste ore. E paradosso dei paradossi, oggi, ci ritroviamo in piena emergenza ambientale mentre la Prefettura del Capoluogo di Regione viene ridotta al minimo storico con lo smembramento di funzioni. E non serve a niente dare delle competenze specifiche in tema ambientale al Prefetto Montanaro se poi lo stesso si trova monco di tutte le altre prerogative di coordinamento che gli competono. Il Governo centrale deve dare risposte alla Calabria e al suo Capoluogo. Com’è possibile che ci sono quasi 15.000 forestali in Calabria e ogni anno va sempre peggio? A cosa servono questi 15.000 forestali? Che mansioni svolgono? Qual è il loro ruolo? Dove sono attualmente impegnati? E soprattutto ci troviamo di fronte a 15.000 lavoratori o a 15.000 parassiti? Se non servono a nulla devono andare a casa, altrimenti, da oggi in avanti vogliamo vederli inerpicati sulle nostre colline, sulle nostre montagne e nelle nostre vallate a ripulire le sterpaglie. Chiediamo al Governo centrale risposte immediate. Vogliamo che i nostri politici si diano da fare. Se non l’ha già fatto, invitiamo il sindaco Rosario Olivo a lanciare il grido d’allarme a Roma. Invitiamo la deputazione calabrese e soprattutto il governatore Agazio Loiero a farsi promotore verso il Governo centrale di un tavolo di concertazione che dia risorse e competenze alla Prefettura di Catanzaro affinché sia il Prefetto Montanaro a poter disporre dell’operato dei 15.000 forestali calabresi. Chiediamo, inoltre, che presso l’Aeroporto di Catanzaro venga potenziato il reparto volo dei Canadair, mentre nel Capoluogo dovrà necessariamente essere realizzata una nuova caserma dei  vigili del fuoco rispondente alle esigenze del territorio nonché un grande centro della Protezione Civile. Non si può più continuare a vedere ogni giorno che passa la nostra terra bruciare. Bisogna indagare se esistono delle organizzazioni criminali che speculano anche su questi disastri. Perché dopo il fuoco, e dopo che le nostre montagne e colline bruceranno, sarà poi la pioggia che creerà pericoli di smottamenti e frane. Pertanto concludiamo invitando i politici calabresi a farsi promotori delle nostre richieste. Nel frattempo, aspettiamo risposte immediate da Bertolaso, chiediamo che lo stesso venga in Calabria a Catanzaro per verificare quanto da noi evidenziato. E contestualmente invitiamo gli organi preposti ad aprire un’inchiesta che possa indagare seriamente su questi fenomeni criminali.

ASSOCIAZIONE CULTURALE “PETRUSINU OGNI MINESTRA”

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Redazione

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