INCHIESTA CATANZARO – LOMBARDI RESPINGE ACCUSE DAVANTI AL CSM

Avrebbe ribadito la propria costante correttezza nella gestione degli uffici della Procura di Catanzaro, senza affrontare pero’ alcun discorso sull’inchiesta, nella quale sarebbe indagato il presidente del Consiglio Romano Prodi, riguardante un presunto comitato d’affari che gestiva fondi europei e una loggia massonica con sede a San Marino.
  Cosi’ il procuratore capo di Catanzaro, Mariano Lombardi, sentito oggi dalla prima commissione del Csm per quasi due ore, ha respinto ogni accusa a suo carico: la commissione, che ha avviato nei suoi confronti una procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilita’ ambientale, gli contesta, in particolare, una ‘cattiva’ gestione della Procura in base ai risultati di una ispezione ministeriale dell’ottobre 2005, la partecipazione a manifestazioni politiche locali del partito di Alleanza Nazionale, nonche’ la revoca dell’inchiesta ‘Poseidone’ (su presunti illeciti commessi per finanziamenti nel settore della depurazione) al pm Luigi De Magistris. Per quest’ultima questione, il sostituto aveva presentato un esposto a Palazzo dei Marescialli e alla Procura di Salerno, competente sulle indagini riguardanti magistrati di Catanzaro: quest’ultima ha infatti aperto un procedimento a carico di Lombardi per abuso d’ufficio.
  Stamattina, dunque, il procuratore capo di Catanzaro, difeso da Fausto Zuccarelli, avrebbe respinto tutte le contestazioni e si e’ riservato di presentare in settembre una memoria scritta.

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Redazione

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