Rassegna stampa

Il Catanzaro ha un unico obiettivo

I tifosi continuano a chiedere più biglietti per il Tupparello
L’ex Delle Vedove sul match di domani

Dellisanti ritiene che la sua formazione a questo punto non possa fallire
il salto in C1
Il Catanzaro ha un unico obiettivo
«Solo la promozione può ripagarci dei sacrifici fatti durante la
stagione»

CATANZARO – «Anche oggi abbiamo svolto un normale allenamento.
Come la settimana scorsa e come quelle precedenti». Sono le parole dell’allenatore
Dellisanti con le quali al termine dell’allenamento di ieri (il penultimo della
settimana, come in effetti in precedenza) il tecnico ha voluto sottolineare
che non si è usciti dal normale programma di preparazione e nonostante
si è giunti alla vigilia di uno dei due incontri che decideranno chi,
tra Catanzaro e Acireale, farà compagnia al Foggia per il salto di categoria.
Ma, francamente, è difficile credere che la «normalità»
la faccia da padrona nel clan giallorosso in vista del primo dei due round che,
come si sente dire anche dagli stessi addetti ai lavori, valgono un campionato.
Ovviamente Dellisanti non nega questo assunto, però quando si parla di
tensione non si discosta dal suo punto di vista: «Non ci stiamo creando
– ha, quindi, precisato – particolari problemi; quindi per noi anche
questa settimana è da inquadrare nella normalità. Insomma stiamo
gestendo bene la pressione, senza “ismi”, che, oltretutto, sarebbero
deleteri». «Gli è che – ha ripreso il tecnico giallorosso
– siamo consapevoli che abbiamo fatto il massimo e che, quindi, siamo
arrivati laddove in una fase del campionato era impensabile, tant’è che
dirlo, magari ricorrendo all’ottimismo, sembrava utopia».
– Questo vuol dire che lei e la squadra siete paghi di quanto avete fatto
e ottenuto in termini di traguardi? «Questo proprio no! E non già
per le solite cose che si dicono in casi del genere; che, per esempio, che l’appetito
viene mangiando e roba del genere. Io e la squadra inseguiamo la promozione
che, arrivati a questo punto, è l’unico obiettivo appagante e aggiungerei
ripagante dei sacrifici che abbiamo compiuto nel corso di una stagione inizialmente
tribolata per le vicende che si sanno. E, poi, un salto di categoria è
una “medaglia” di cui tutti vorremmo fregiarci specialmente quei
giocatori che non lo hanno compiuto». Il tutto, come dire?, calzerebbe
a pennello se non si dovessero fare i conti con l’Acireale che per ciò
che ha fatto prima per salire sull’ultimo autobus dei playoff e, dopo, eliminando
dalla finale il favoritissimo Brindisi si è guadagnato i favori del pronostico
in vista del duello con il Catanzaro. «E chi lo nega?, ha risposto Dellisanti.
L’Acireale è, indubbiamente favorito, anche per via di un organico all’altezza;
quell’organico che, a inizio di stagione, era valutato tra i migliori del girone,
tant’è che i dirigenti della squadra acese hanno pubblicamente dichiarato
che lo hanno allestito per puntare alla promozione. Per di più è
facilmente pensabile che, appunto dopo aver eliminato il Brindisi, che ci troveremo
di fronte una squadra decisa a conquistare il pass per la promozione. Quindi,
ripeto, avremo a che fare con un avversario “tosto”».
– E allora, lo abbiamo interrotto? «E allora – ha replicato
– mi pare che quanto a comportamento sia in campionato sia nel primo round
dei playoff noi non siamo stati da meno dell’ultima antagonista degli spareggi.
E non c’è bisogno che ricordi il nostro curriculum; in particolare quello
che va dal dopo sconfitta a Ragusa sino a domenica scorsa. A questo punto mi
si chiederà come andrà a finire. Francamente non lo so. Tutt’al
più mi posso augurare che vada a finire bene per noi, a niente di più
e questo perché, obiettivamente, le partite si sa come cominciano, ma
non come terminano. Di sicuro è che la partita, come suol dirsi, ce la
andremo a giocare».
– Squadra già scelta? «Grosso modo sì e visto che
la certezza si avrà poco prima che la squadra scenda in campo».
Dellisanti avrebbe confermato gli stessi undici utilizzati inizialmente domenica
scorsa a Nocera senza il forfait di Corazzini, vittima di un calcione al polpaccio
da parte di un giocatore della Nocerina. Ma, fortunatamente, l’esterno sinistro
è rimpiazzabile con un compagno di squadra dello stesso ruolo; cioè
Logiudice che, alla voglia di rendersi utile, aggiungerà il notevole
bagaglio di esperienza. Quindi tutto tranquillo, come ha ripetuto Dellisanti
sino al punto, aggiungiamo noi, di come si può essere (e visto che la
squadra sa a che cosa va incontro) di fronte a una partita che può consentire
di mettere una mezza ipoteca sull’obiettivo che si aspira a centrare.

Vito Macrìna – Gazzetta del Sud


Diario Giallorosso / I tifosi continuano a chiedere più biglietti
per il Tupparello

CATANZARO – Tifosi passati dalla richiesta di aumento del contingente
di biglietti, per il primo rendez vous della finale con l’Acireale, alla contestazione.
La hanno messa in atto – sia pure in forme civili – giovedì
sera sotto la Prefettura, mentre ieri una delegazione degli «Ultras ’73»,
guidata dal «capo» Andrea Amendola, e accompagnata dal presidente
del «Catanzaro Club», Franco Rotella, ha operato l’ultimo tentativo.
I tifosi sono stati ricevuti dal viceprefetto, dott. Sebastiano Cento, al quale
è stato evidenziato che il limitato contingente (700) messo a disposizione
dalla Lega è frutto della presa di posizione dell’Acireale. Ciò
tenendo conto che il «Tupparello» ha una capienza di 6.300 posti
con il rischio che qualche settore rimanga vuoto. Infatti per la precedente
partita di semifinale contro il Brindisi i paganti sono stati 4.000, di cui
700 erano tifosi della squadra pugliese. Ma, a quanto pare, non ci sarà
alcunché da fare per far modificare la decisione del modesto contingente
destinato ai tifosi del Catanzaro. Tuttavia i supporter giallorossi non sono
rassegnati. Promettono di presentarsi egualmente domenica al «Tupparello».
Sta di fatto che il gruppo ultras ha allestito trenta pullman, mentre vengono
segnalate partenze, anche collettive, da altri gruppi di sostenitori giallorossi
della città, nonché di alcuni centri della provincia. Alcuni sperano
che si verifichi lo sblocco della situazione all’ultimo momento, così
come è successo nella settimana scorsa e, a dire il vero, con senso di
sportività da parte dei dirigenti della Nocerina. E con il particolare
del comportamento esemplare dei duemila e passa tifosi giallorossi che hanno
assistito alla semifinale. (v.m.)


L’AVVERSARIO / L’ex Delle Vedove sul match di domani
«È una signora squadra»

ACIREALE – A Catanzaro ha trascorso due stagioni, proprio prima di approdare
ad Acireale. Gianni Delle Vedove, 29 anni il prossimo 30 agosto, centrocampista
fine ed elegante, è l’unico ex in casa granata. E dell’esperienza in
Calabria ha conservato un buon ricordo anche se, per sua abitudine, preferisce
non parlare delle squadre dove ha militato in precedenza, meno che mai alla
vigilia di un confronto così importante come quello in programma domani.
Riferendosi a Catanzaro, comunque, il valido centrocampista partenopeo non può
fare a meno di precisare che «si tratta di una bella piazza, nella quale
si respira ancora forte l’aria di un tempo e, in questo senso, il blasone si
fa sentire. Nel primo dei due anni che ho trascorso a Catanzaro siamo arrivati
alla finale per la promozione – ricorda Gianni Delle Vedove – ma, poi, è
andata male (Sora in C 1, n.d.c.); in quello successivo tanti problemi».
E per Gianni Delle Vedove la rievocazione dell’esperienza calabrese si ferma
qui. «Sono entusiasta di giocare con l’Acireale – prosegue il centrocampista
granata – dove siamo riusciti a costituire un gruppo davvero eccezionale, capace
di superare tantissime difficoltà per arrivare poi, sicuramente con pieno
merito, alla finale autentica». E parlando di questa finale, Delle Vedove
si esprime così «considero i due incontri come un’unica partita
della durata di 180 minuti. E sarà una gara delicata, difficile sia per
noi che per il Catanzaro, due squadre che in campionato si sono equivalse. Anche
per questa ragione – precisa il fantasista di origini partenopee – ritengo che
ogni verdetto potrebbe essere rinviato alla gara che si disputerà in
Calabria. Certo, per quanto ci riguarda faremo di tutto perchè ciò
non avvenga; questo significa che daremo fondo alle nostre risorse affinchè
si possa ipotecare già al “Tupparello” la promozione. Non
sarà facile, ne sono convinto. Ma non sarà questo a farci rinunciare
alla battaglia che si preannuncia aspra».
Che clima si respira in casa granata? «Siamo sereni. Il Catanzaro non
ci fa paura ma perchè nessun avversario riesce ad incuterci timore. Ai
calabresi – sottolinea Delle Vedove – riserveremo il giusto rispetto che meritano,
come si conviene a quella che consideriamo una signora squadra».
Cosa potrà decidere la partita? «Si tratta di un confronto decisivo
– conclude l’ex giallorosso – e, quindi, anche un episodio può incidere
in maniera determinante. Confidiamo parecchio sull’apporto che arriverà
dal nostro pubblico, davvero caloroso in varie fasi della stagione, soprattutto
quelle più recenti».
Notiziario – Ieri pomeriggio la penultima seduta di allenamento dei granata
che stamani, al “Tupparello”, saranno impegnati nella consueta rifinitura
della vigilia. Due i dubbi per l’allenatore Maurizio Costantini, non ancora
certo della disponibilità di Russo ed Anastasi; entrambi lamentano problemi
fisici. I vari punti-vendita sono stati presi d’assalto sin dalla tarda mattinata;
pocoprima delle 20 un incaricato dell’U.S. Catanzaro è stato ricevuto
nella sede dell’Acireale calcio e qui ha ritirato il pesante collo contenente
i 700 biglietti destinati alla tifoseria ospite .

Gaetano Rizzo – Gazzetta del Sud

Autore

God

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