ECOMOSTRO COPANELLO – Loiero accusa G. A. Stella di “pregiudizio anticalabrese”

Il Giornalista del Corriere della Sera, famoso per le sue inchieste sul Meridione, si è purtroppo tante volte dovuto occupare della Calabria

Questa G. A. Stella non se l’aspettava! Mai nessuno aveva dubitato della sua ammirazione per quanto di buono c’è nella nostra terra, eppure è stato accusato da Agazio Loiero sulle pagine del Corriere della Sera di “pregiudizio anticalabrese” per aver dato risalto a livello nazionale della solo “quasi” fine dei lavori di demolizione dell’ecomostro di Copanello (a livello locale la denuncia della persistente esistenza di gran parte del manufatto era arrivata dal Quotidiano).

Il Presidente Loiero in particolare ritiene che il messaggio che traspare dagli articoli di Stella, sia particolarmente diseducativo: “costruite, costruite pure senza rispetto delle regole tanto alla Regione fanno finta di fare ma poi tutto s’accomoda, nulla accade”.
Il Presidente Loiero prende quindi posizione promettendo (ma usando il condizionale) che i lavori di demolizione “dovrebbero” essere terminati entro l’inizio dell’estate.

Dal canto suo G.A. Stella replica facendo notare come la denuncia sia partita dal Quotidiano, giornale calabrese, che la foto dell’ecomostro stampata sul giornale sia stata scattata da un calabrese, e che i calabresi e le altre genti del Mezzogiorno sono stufi delle autostrade “quasi” finite, degli stabilimenti industriali “quasi” completati, dei concorsi “quasi” espletati, delle dighe “quasi” in funzione, degli ospedali “quasi” aperti.

A noi sembra che l’accusa di “pregiudizio anticalabrese” mossa dal Presidente Loiero sia particolarmente esagerata e scomposta. La serietà, l’affidabilità, la competenza del Giornalista Stella non può essere messa in discussione da chi rappresentando la maggiore istituzione politica in Calabria dovrebbe dare esempio di pacatezza e compostezza.

I calabresi non hanno bisogno di infrastrutture e progetti “quasi” realizzati, non hanno bisogno di “quasi” divi, o di “quasi” santi, i calabresi hanno bisogno di celerità, efficenza e soprattutto concretezza!

Autore

Tony Marchese

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