MEDICINA – in città un robot contro la polmonite

(ANSA) – CATANZARO, 13 MAR – Un robot per simulare il quadro clinico di un soggetto affetto da polmonite o da altre patologie infettive dell’apparato respiratorio sul quale gli specialisti potranno sperimentare gli interventi di urgenza e i percorsi di cura piu’ appropriati, verificando in tempo reale la reazione dal momento che il simulatore reagisce a tutti gli stimoli esterni come un essere umano, e il suo quadro clinico puo’ migliorare o peggiorare a seconda della qualita’ della terapia.
Il robot sara’ utilizzato nell’ ambito del progetto One, organizzato dalla Scuola di specializzazione di pneumologia dell’ Universita’ di Catanzaro in collaborazione con Pfizer Italia per ”garantire una migliore gestione dei pazienti affetti da infezioni respiratorie, aumentando la qualita’ delle cure e ottimizzando l’ utilizzo delle risorse sanitarie” . All’ iniziativa, in programma domani al Campus di Germaneto, parteciperanno pneumologi, infettivologi e geriatri provenienti da tutta la regione Calabria.
Le infezioni respiratorie rappresentano una delle principali cause di mortalita’ in Calabria. ”La loro diffusione – afferma Rosario Maselli, direttore della Cattedra di Malattie dell’ apparato respiratorio dell’ Universita’ Magna Grecia di Catanzaro – genera un notevole impatto sulla spesa sanitaria nazionale e regionale. Pertanto diventa fondamentale migliorare l’ attenzione dei medici nei confronti di un approccio diagnostico-terapeutico appropriato, che consenta di migliorare la qualita’ della vita dei pazienti e, nel contempo, di ottimizzare l’ utilizzo delle risorse economiche”.
”La crescita delle infezioni respiratorie in Calabria – sottolinea Luca Gallelli, ricercatore di Farmacologia e professore a contratto presso la Facolta’ di Medicina dell’ Universita’ – e’ piuttosto marcata, e segue la media Italia.
Pertanto, diventa fondamentale migliorare la gestione dei pazienti. Il progetto consentira’ di divulgare agli specialisti partecipanti tutte le informazioni riguardanti i corretti percorsi diagnostici e terapeutici”. (ANSA).

Autore

Tony Marchese

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