CRONACA – Scoperto piano per agguato a giudice

Il giudice Alberto Liguori, presidente di sezione del Tribunale di sorveglianza del distretto giudiziario di Catanzaro, ha rischiato di essere ucciso in un agguato mafioso. A darne notizia oggi il quotidiano la Gazzetta del Sud.
L’esistenza di un folle progetto omicidiario per eliminare il togato cosentino, e’ stato svelato da un ex detenuto. Il magistrato e’ stato subito dotato di una scorta armata. Non si conoscono particolari sulla paventata azione criminale che vedrebbe coinvolti elementi della criminalita’ organizzata del Reggino e del Crotonese.
Nel dicembre scorso, nella citta’ di Cosenza, ignoti malviventi erano penetrati nel garage dell’abitazione del pm antimafia di Catanzaro Vincenzo Luberto e, dopo aver scritto minacce di morte sui muri dello stabile, s’erano impossessati dell’autovettura del magistrato poi ritrovata regolarmente parcheggiata nel centro della citta’. Alberto Liguori si occupa da cinque anni dei detenuti rinchiusi in otto carceri calabresi.

”Esprimo solidarieta’ e vicinanza personale al giudice  Alberto Liguori” Lo ha affermato il senatore Giancarlo Pittelli, componente della commissione di giustizia e coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria, commentando la notizia che la ndrangheta avevano ideato un piano omicidario ai danni del presidente di sezione del Tribunale di sorveglianza del distretto giudiziario di Catanzaro che ha rischiato di essere ucciso in un agguato mafioso.
”Sono certo che l’agghiacciante notizia, sulla quale la magistratura ha il dovere di fare piena luce- ha continuato Pittelli – non fermera’ l’impegno di Alberto Liguori si occupa da cinque anni dei detenuti rinchiusi in otto carceri calabresi”.

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Redazione

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