Avversario di turno

Il gigante Catanzaro sulla strada del Rende

Gli uomini di Giugno a caccia di un’impresa per sperare nella salvezza

ROMA – Il Rende si tuffa nella storia. Dopo la pausa di riflessione seguita ai tragici fatti di Catania, il piccolo “Lorenzon” riapre i battenti per ospitare il Catanzaro nella partita più attesa della stagione. Non è un momento facile. Il Rende è desolatamente in coda alla classifica del girone C della serie C2. L’entusiasmo per la grande cavalcata della scorsa stagione, interrotta dal Taranto a un passo dalla C1, si è esaurito durante l’estate quando il patron Chiappetta ha flirtato con il Catanzaro post-fallimento. I giallo-rossi arrivano invece da 5 vittorie consecutive e punta in alto. Non proprio le condizioni migliori per una gara da ultima spiaggia.
RITORNO SULLA TERRA – Il ridimensionamento della squadra bianco-rossa è stato netto, quasi brutale. Non è bastata l’esperienza di Fausto Silipo. Non è bastato il suo repentino esonero. Non è bastato il ritorno sulla panchina brucia di Franco Giugno, il tecnico del ritorno tra i professionisti. Il tasso tecnico della rosa non consente grandi speranze, anche se la lotteria dei play-out è ancora a un passo. Le partenze, tra gli altri, di Alfieri e Galantucci, hanno impoverito quel telaio che aveva impaurito il “gigante” Taranto. E il ritorno a gennaio del bomber salernitano (16 gol lo scorso anno, nessuno in questo campionato con la Juve Stabia) non ha ancora sortito gli effetti sperati.
SPERANZA “LORENZON” – Le residue chances di salvezza passano inevitabilmente dalle partite casalinghe. Al “Lorenzon”, infatti, il Rende ha costruito gran parte del suo bottino, vincendo 4 delle ultime 5 partite e pareggiando solo contro il Gela. Tra le ultime vittime, proprio la Vibonese e la Vigor Lamezia. In trasferta, invece, il Rende è veramente poca cosa: un solo punto racimolato, contro l’Igea Virtus, in 11 gare. Il mercato di gennaio ha portato all’acquisto di Galantucci e del difensore Ragazzo del Brindisi. Ma nelle ultime due gare il Rende ha incassato 3 gol a Cassino e altrettanti contro il Val di Sangro. La squadra è apparsa in disarmo, anche per le assenze dovute a squalifica.
UNA DIFESA COLABRODO – L’arrivo di Ragazzo non ha contribuito per ora a migliorare il rendimento difensivo del Rende che ha subito ben 36 gol (11 in casa). Certo il reparto offensivo del Catanzaro non fa troppa paura, anche se i 3 soli gol realizzati in trasferta hanno fruttato ben 7 punti. Per far fronte all’emergenza difensiva, Giugno ha infoltito contro il Val di Sangro il reparto arretrato, schierando i 3 centrali Ragazzo, Caruso e David, oltre a De Miglio, spostato a sinistra (nel suo ruolo naturale) per l’assenza di Ciotti.
LE MOSSE ANTI-CATANZARO – Contro il Catanzaro però rientrerà Catalano in regia, oltre a Ciotti. Per questo motivo dovrebbero accomodarsi in panchina sia David (col ritorno di De Miglio al centro della difesa) sia Caruso. Davanti a Pellegrino ci saranno quindi Ragazzo e De Miglio, con Morelli e Ciotti sugli esterni. In mediana, accanto a Catalano, ci sarà Benincasa, cuore giallo-rosso ed ex catanzarese, con Riolo sulla sinistra e Piemontese e Occhiuzzi in ballottaggio per l’altra fascia. L’assenza per squalifica di Novello costringerà Giugno a schierare due punte. Accanto a Galantucci potrebbe esserci la sorpresa Criniti.
IL DERBY NEL DERBY – Sulla “prima” del Catanzaro a Rende pesa il recente decreto anti-violenza del Governo e il timore di possibili infiltrazioni dei “vicini di casa” cosentini. All’andata fu una festa per i (pochi) tifosi rendesi giunti al “Ceravolo”, nonostante la sconfitta per 2-0 griffata Cunzi. Domani, invece, la difficoltà di reperire mezzi di trasporto e biglietti non fermerà i tifosi del Catanzaro. Con la speranza che pochi cretini non decidano di rovinare una sana giornata di sport.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Pellegrino; Morelli, Rogazzo, De Miglio, Ciotti; Riolo, Benincasa, Catalano, Occhiuzzi (Piemontese); Galantucci, Criniti. All.: Giugno.

 
Ivan Pugliese
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