Avversario di turno

Potenza-Catanzaro: ancora un pareggio?

Dagli anni ’50 in poi il “Viviani” conosce un solo risultato tra le due squadre
ROMA – In estate si divertiva a prendere in giro i giornalisti all’ATA Quark di Milano inventando improbabili colpi di mercato. Dopo 5 mesi il 25enne Giuseppe Postiglione è già uno dei presidenti più amati della storia del Potenza. È riuscito a coinvolgere alcuni imprenditori locali che hanno investito nella squadra, ricevendo da Postiglione il giusto riconoscimento: un posto in società. Con la nomina dell’ex patron Calluori a presidente onorario e di Angelo Rosella a vice presidente, durante le vacanze di Natale sono state gettate le basi per il rafforzamento del Potenza e per un futuro ricco di soddisfazioni.
MERCATO GIÀ CHIUSO – Le idee di Postiglione sono decisamente chiare. Prima del 10 gennaio, ha già dichiarato chiuso il mercato, confermando tutti i titolari, cedendo qualche giovane e rinforzando la rosa con tre acquisti di peso. Sono arrivati due esterni di centrocampo: il “vecchio” Salvatore Marra, ex Messina e Avellino, proveniente dalla Torres, e l’ex giallo-rosso Domenico Tassone, vibonese di nascita con 3 spezzoni giocati nel Catanzaro di Morgia. In attacco, rescisso il contratto con Nunzio Pagano (l’oggetto del desiderio estivo di Potenza e Catanzaro, ora finito al Val di Sangro) per le incomprensioni con mister Dellisanti, è arrivato a rinforzare un reparto offensivo abbastanza anemico l’ex punta dell’Acireale Ventura, ultima stagione a Lanciano.
I PROBLEMI DI DELLISANTI – Proprio la difficoltà di andare in rete è il principale punto debole di questo Potenza che naviga nelle zone alte della classifica, ma non sembra pronto per insidiare le prime della classe. I talentuosi Nolè e Delgado sono ancora troppo teneri per reggere da soli alle pressioni di una piazza esigente. Pignalosa è esploso nelle ultime due gare prima di Natale, realizzando 3 gol in 2 partite. A preoccupare è anche il rendimento esterno dei lucani, che hanno subito ben 6 sconfitte lontano dal “Viviani”, racimolando in tutto 7 punti. In casa, invece, l’andatura è elevatissima con 7 vittorie , 2 pareggi e 3 gol subiti in 9 partite. Solo Andria e Igea sono uscite indenni da Potenza, anche se i rossoblu hanno affrontato le 4 squadre di testa fuori casa, perdendo puntualmente.
I PUNTI FERMI – Le note positive arrivano dalla difesa, costruita intorno a capitan Colletto. Il 34enne difensore è stato al centro di una polemica con la società per il rinnovo del contratto in scadenza a giugno. Il presidente Postiglione ha rassicurato la piazza sulla volontà di trattenere il centrale almeno fino a fine anno. Altre voci di mercato hanno riguardato il perno del centrocampo Alfieri. L’ex giallo-rosso è stato più volte tirato in ballo durante i primi giorni di mercato, quando sembrava in procinto di tornare a Rende o a Catanzaro. Con i nuovi arrivi, la rosa potrebbe essere sfoltita dalle cessioni di Paonessa e Gona.
LA TRADIZIONE DICE X – Proprio il nigeriano è l’unico assente nel Potenza a causa di un fastidio muscolare (e della probabile cessione). L’unico dubbio per Dellisanti riguarda l’esterno destro difensivo, con Di Giorgio favorito su Lolaico. In attacco sarà ancora Pignalosa ad affiancare Nolè, mentre Grillo dovrebbe essere ancora preferito al nuovo acquisto Tassone. Dall’inizio degli anni ’50, quella di domenica sarà l’ottava visita del Catanzaro a Potenza (anche se nella stagione 1967-68 si giocò sul neutro di Taranto). I sette precedenti sono altrettanti pareggi (ben 5 gli 1-1). L’ultima sfida risale al 1991: finì 0-0 nel primo anno di C2 dopo lo shock-Chiarella. Se il pallone non fosse rotondo, il risultato sembrerebbe già scritto.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Iuliano; Di Giorgio, Colletto, Cagnale, Memè; Grillo, Dettori, Alfieri, Berretti; Nolè, Pignalosa. All.: Dellisanti.


Ivan Pugliese
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