REGIONE CALABRIA- EURISPES, REGIONE COME GULLIVER

‘La Calabria che noi vediamo, liberi da condizionamenti ideologici e da simpatie politiche, e’ una Calabria smarrita, imbrigliata diffidente, alla ricerca di un’identita’. L’immagine che restituiamo alle ‘comunita’ di ascolto’ e’ quella di una regione trattenuta e imbrigliata. Pensando alla Calabria ci torna in mente il gigante Gulliver, attorniato da migliaia di minuscoli lillipuziani, che lo avevano saldamente legato al suolo con una ragnatela di fili che, pur sottili, nell’insieme lo immobilizzavano impedendogli ogni movimento. La Calabria e’ oggi come Gulliver, forse non completamente immobilizzata, ma di sicuro fortemente limitata nei suoi movimenti’. Lo sostiene in una nota Eurispes Calabria, che ha effettuato una ricerca.
Sono numerose le cause all’origine del senso di smarrimento, di diffidenza, di incertezza che attraversa il tessuto socio-economico regionale. Senza un progetto chiaro di crescita e di sviluppo, i calabresi, dopo qualche timido ottimismo dello scorso anno, hanno nuovamente perso la bussola ed il senso dell’orientamento. Economia a crescita rallentata, difficolta’ delle imprese di aprirsi ai mercati internazionali, classe dirigente poco dinamica, aumento del disagio economico e contrazione dei consumi delle famiglie hanno frenato qualsiasi processo di miglioramento della qualita’ della vita. In questo quadro poco confortante, i cittadini si rifugiano nell’operato della Chiesa e nell’attivita’ della magistratura e delle forze dell’ordine snobbando tutto cio’ che fa rima con ‘politica’.
Oggi piu’ che mai, risultano di straordinaria attualita’ alcune percezioni sull’universo politico calabrese raccolte a cavallo tra il 2004 ed il 2005 attraverso una mirata attivita’ di indagine sull’opinione pubblica regionale. Alla domanda sull’organizzazione e sulla gestione del tempo libero, soltanto lo 0,9% dei calabresi (solo 1 cittadino su 10) ha dichiarato di volersi impegnare in politica. Ed ancora. L’alto grado di disaffezione verso il sistema politico e’ confermato dai livelli di sfiducia registrati dai partiti politici: solo un calabrese su quattro ha manifestato consenso verso le organizzazioni politiche a fronte di un 70,5% dell’associazioni di volontariato, di un 70% delle forze dell’ordine, di un 69,7% della Chiesa e delle istituzioni religiose ed, infine, di un 58,6% della magistratura.
E intanto, anche per il 2007, la Calabria dovra’ fare i conti con i vecchi problemi (lavoro, criminalita’ e sanita’) e con le nuove emergenze (disagio giovanile).

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento