Avversario di turno

Fortezza Cassino per scacciare la crisi

Dopo due sconfitte consecutive i laziali per la prima volta al “Ceravolo” con due assenze pesanti
ROMA – Ciro Corcione ha mantenuto la promessa. Dopo aver rilevato il Cassino nel 2003 e aver subito le prime critiche per la repentina retrocessione in Eccellenza, il patron dei laziali ha allestito una squadra capace di tornare subito in serie D, grazie ai gol di Pino Tortora. Poi, l’anno scorso, la formidabile cavalcata verso la C2 (che mancava da 26 anni a Cassino), sempre con Sandro Grossi (ex Isola Liri) in panchina. Una promozione centrata di rincorsa all’ultima giornata, grazie all’incredibile sconfitta dell’Aprilia e gli incidenti provocati dai suoi tifosi. Ora Sandro Grossi è chiamato alla missione-salvezza: un’impresa che, per quanto difficile, sembra alla portata del Cassino.
BUON TELAIO, SCARSA QUALITÀ – Gli innesti per affrontare il campionato di C2 sono stati mirati, senza fare follie. Il reparto più rivoluzionato è la difesa con l’arrivo in prestito dalla Reggina del portiere Saviano (due presenza in A) e l’acquisto di una coppia di centrali nuova di zecca. Dalla Nocerina è arrivato Gianluca Esposito, mentre il suo compagno di reparto è una vecchia conoscenza del Catanzaro, Daniel Niccolini, l’anno scorso a Fermo. Niccolini, allora ventenne, collezionò un paio di presenze nella stagione 2001-02, conclusa con il naufragio di Morgia. Quasi pronto anche il terzino sinistro Vitali, nello scorso campionato a Latina, che potrebbe esordire proprio contro il Catanzaro. A centrocampo l’unico innesto nel telaio laziale è il 22enne Iozzi, scovato da Grossi nella sua ex squadra, l’Isola Liri. Immutato l’attacco con Pau e Gatti (artefice della promozione l’anno scorso con 17 gol).
ALTI E BASSI – Il Cassino ha perso le prime due gare di misura e le ultime due abbastanza nettamente (contro Real Marcianise e Pro Vasto). In mezzo tre vittorie e un pareggio che non lasciavano presagire l’involuzione di gioco di queste due domeniche e che hanno lasciato anche strascichi disciplinari. Una mini-crisi che il Catanzaro proverà ad acuire domenica al “Ceravolo” sfruttando anche le assenze del mediano goleador Carcione, cassinate doc, e del centrale difensivo Niccolini. Al posto del faro del centrocampo laziale dovrebbe giocare l’ex lametino Migliorelli, mentre in difesa accanto ad Esposito ci sarà Di Nunzio, altro giovanissimo, arrivato in prestito dal Padova.
4-3-3 ATIPICO – Grosso adotta un modulo apparentemente spregiudicato. Gli uomini-chiave sono Carcione, mediano basso davanti alla difesa ma capace d’inserirsi e di segnare, e Crisci, un terzino utilizzato come terzo attaccante di sinistra, che funge da pendolo rientrando spesso per dare una mano a centrocampo. Il punto di forza è sicuramente il reparto offensivo, vista l’intesa ormai collaudata tra il centravanti Gatti e Pau, che ama inserirsi partendo da destra. L’assenza di Carcione potrebbe costringere Grosso ad un cambio di modulo o allo spostamento davanti alla difesa del terzino destro Raia, bandiera del Cassino. Soluzioni d’emergenza che dovrebbero favorire il Catanzaro, anche se la partita con il rattoppato Celano dimostra che in C2 non ci sono risultati scontati.

Ivan Pugliese
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